Le autorità israeliane hanno rifiutato l'accesso nel paese a Yuan Yang e Abtisam Mohamed, due parlamentari britanniche del Partito Laburista, dopo averle brevemente detenute. Entrambe le parlamentari, accompagnate da un gruppo di assistenti, stavano intraprendendo una visita parlamentare in Cisgiordania per osservare vari progetti umanitari in corso in un territorio conteso. Questo territorio, considerato dalla comunità internazionale come appartenente ai palestinesi, è noto per essere parzialmente occupato da Israele da decenni.

Il ministero dell'Immigrazione israeliano ha giustificato la loro espulsione, affermando di temere che l'obiettivo della visita fosse quello di documentare le operazioni delle forze di sicurezza israeliane e trasmettere un messaggio negativo riguardo al paese, che hanno definito "odio antisraeliano".

Questa decisione non è isolata: Israele è frequentemente criticata per la sua gestione dei territori palestinesi, spesso accusata di non proteggere i palestinesi dalle violenze perpetrate dai coloni in insediamenti illegali. L'episodio ha sollevato un'ondata di indignazione nel Regno Unito, con il governo britannico e figure di spicco del Partito Laburista, tra cui il segretario degli Esteri David Lammy, che hanno condannato fermamente l'arresto e l'espulsione delle parlamentari.

In una dichiarazione, Lammy ha evidenziato come tali atti possano erodere ulteriormente la fiducia nel dialogo e nella soluzione della crisi israelo-palestinese. Questo divertente colpo di scena desta interrogativi sulle libertà civili e sull'apertura al dialogo che Israele dimostra nei confronti di rappresentanti di altri paesi. Cosa succederà ora? Le polemiche si intensificano mentre il mondo osserva.