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Intelligenza Artificiale nei Film: La Controversia Prima degli Oscar

2025-01-21

Autore: Francesco

Nel frenetico mondo di Hollywood, l'uso dell'intelligenza artificiale nei film ha scatenato un vero e proprio dibattito, soprattutto con l'avvicinarsi della stagione dei premi. Recentemente, Brady Corbet, il regista di 'The Brutalist', uno dei titoli più attesi della prossima cerimonia agli Oscar, ha fatto parlare di sé dopo aver rivelato di aver utilizzato software di intelligenza artificiale per modificare alcuni dialoghi nel film, in particolare quelli in ungherese, interpretati da un cast formato da Adrien Brody e Felicity Jones. Corbet ha sottolineato che l'intento era "preservare l’autenticità" delle interpretazioni.

La controversia sull'uso dell'AI

Questa controversia è esplosa dopo che il montatore del film, Dávid Jancsó, ha confermato in un'intervista di aver utilizzato il programma Respeecher per migliorare le performance vocali degli attori. Le critiche si sono intensificate, con molti commentatori che si chiedono se l'uso dell'AI potrebbe compromettere la possibilità per gli attori di ricevere candidature agli Oscar, in programma per il 23 gennaio.

Casi simili e reazioni del settore

Un caso simile è emerso con 'Emilia Pérez', un altro film candidato ai premi, dove il tecnico del suono Cyril Holtz ha rivelato di aver fatto ricorso a questa tecnologia per affinare la voce dell'attrice Karla Sofía Gascón. Ciò ha sollevato interrogativi su come l'intelligenza artificiale possa alterare il modo in cui vediamo le performance artistiche e su come i sindacati, che hanno lottato contro l'uso non regolamentato di queste tecnologie durante gli scioperi del 2023, possano reagire in futuro.

Posizioni contrarie all'AI

Un altro film, 'Heretic', si è schierato apertamente contro l'uso di AI, affermando chiaramente nei titoli di coda che "nessun programma di AI generativa è stato usato per fare questo film," ponendo l'accento sull'importanza della pura interpretazione umana.

La trama di 'The Brutalist'

'The Brutalist' narra la storia di un architetto ebreo ungherese che emigra negli Stati Uniti dopo la Seconda guerra mondiale, e la cultura ungherese è centrale nella trama. Corbet ha raccontato che gli attori hanno lavorato a stretto contatto con un'insegnante di lingua, Tanera Marshall, per perfezionare i loro accenti, e l'uso della tecnologia Respeecher è avvenuto esclusivamente per perfezionare alcuni suoni specifici della lingua ungherese, non per alterare le loro performance.

Il futuro del cinema con l'AI

Nonostante queste affermazioni, il dibattito sull'uso dell'intelligenza artificiale nel cinema è ben lungi dall'essere risolto. Respeecher, sviluppato da una società ucraina, è uno dei software più avanzati per la generazione di audio e ha trovato applicazione persino in produzioni di alto profilo, come la saga di Star Wars, dove è stata replicata la voce di James Earl Jones per il personaggio di Darth Vader.

Con l'industria cinematografica sotto scrutinio, sarà interessante vedere come si evolverà la questione e quale impatto avrà sugli Oscar e sul futuro del cinema.