
Infermieristica in Rivoluzione: Radiografie Ordinabili? La Controversia con i Tecnici Radiologi
2025-09-23
Autore: Sofia
La Novità che Scuote il Settore Sanitario
TRENTO. Gli infermieri del Pronto Soccorso possono ora ordinare radiografie, un cambiamento che promette di ridurre i tempi di attesa per i pazienti. Tuttavia, questo provvedimento sta sollevando una tempesta tra le professioni sanitarie, specialmente tra i tecnici radiologi che vedono questa innovazione come una minaccia alla loro professionalità.
Le Reazioni dei Professionisti Sanitari
Mentre l'Ordine degli Infermieri del Trentino applaude l'accordo, i tecnici radiologi sono decisamente critici. Barbara Cristofolini, presidente dell'Ordine dei tecnici sanitari di radiologia, afferma che 'questo approccio ignora il rispetto necessario tra le diverse professioni sanitarie'.
Un Passo Avanti o una Minaccia?
Il presidente dell'Ordine degli Infermieri, Daniel Pedrotti, sostiene che questa sperimentazione rappresenta un riconoscimento delle competenze avanzate degli infermieri, che ora possono gestire situazioni cliniche complesse. "Questo progetto potrebbe portare reali vantaggi al sistema sanitario, migliorando l'efficienza e la qualità dell'assistenza ai pazienti," dichiara.
Il Contrasto con le Normative Attuali
Tuttavia, Cristofolini avverte che 'il prescrittore di esami radiodiagnostici deve essere un medico' secondo le leggi attuali e che già oggi molte prescrizioni non sono adeguatamente giustificate, esponendo i pazienti a radiazioni senza necessità cliniche.
La presidente sottolinea anche la carenza di personale infermieristico e mette in guardia su potenziali azioni legali contro chi ignori questo quadro normativo, affermando: 'Siamo pronti a denunciare pratiche professionali che non rispettano le competenze legali e deontologiche'.
Conclusioni: Un Futuro Incerto per la Sanità?
La disputa tra le due categorie professionali mette in luce le difficoltà del sistema sanitario, dove il riconoscimento delle competenze rischia di creare scompiglio. Resta da vedere se questa 'rivoluzione' porterà a miglioramenti reali per pazienti e professionisti o se si tradurrà in conflitti legali e professionali.