Nazionale

Incredibile scoperta della polizia in un bar di Catania: cibo scaduto e igiene da incubo!

2025-01-16

Autore: Maria

Scoperta delle irregolarità nel bar

Durante un'ispezione shock, la polizia ha scoperto irregolarità allarmanti nel laboratorio di un bar situato in via Etnea a Catania. Gli agenti hanno trovato alimenti scaduti e altri completamente privi di etichetta, insieme a condizioni igienico-sanitarie gravemente carenti e inaccettabili. Questa operazione rientra nelle misure adottate dal questore di Catania per garantire la salute pubblica e un mercato equo nel settore della ristorazione.

Dettagli del controllo

Durante il controllo, le forze dell'ordine hanno sequestrato ben 120 chili di alimenti, tra i quali molti scaduti. Come risultato immediato, il titolare del bar ha ricevuto sanzioni per un totale di 1.500 euro. In generale, è emerso che sui prodotti di origine animale non sono state riscontrate problematiche evidenti, come comunicato nella nota ufficiale della questura.

Condizioni igieniche inaccettabili

Le condizioni di igiene erano tali da spingere le autorità a sospendere l'attività di laboratorio del bar. Tra le evidenti mancanze, è stata trovata una blatta su un frigorifero e chiazze di sporcizia in tutto il locale. È stato imposto il ripristino immediato delle strutture e la sostituzione di attrezzature obsolete.

Misure di sicurezza carenti

Ma non è tutto: il personale dello Spresal ha evidenziato gravi lacune nelle misure di sicurezza: estintori scaduti, una cassetta di pronto soccorso priva di contenuti indispensabili, un impianto elettrico non conforme, e vie di fuga inadeguate. Inoltre, la scala di accesso era inadeguata e i soppalchi non rispettavano le normative.

Sanzioni elevate per le irregolarità

Per tutte queste gravi mancanze, sono state inflitte sanzioni che ammontano a circa 35mila euro. Nonostante la sospensione dell'attività di laboratorio, il bar potrà continuare a servire alimenti e bevande già preparati in altri luoghi.

Partecipazione delle forze dell'ordine

Il blitz ha visto la partecipazione attiva di diverse forze, tra cui la polizia locale, l'ispettorato provinciale del lavoro, e i servizi veterinari. In totale sono state identificate tredici persone, sei delle quali già note alle forze dell'ordine per precedenti irregolarità.

Considerazioni finali

Questo caso solleva interrogativi cruciali sulla sicurezza alimentare e l'igiene nei locali pubblici, e rappresenta un forte richiamo a tutti gli esercenti: la salute dei clienti deve sempre essere una priorità!