Dopo anni di profitti da record per le case automobilistiche, cresce il dibattito sulla necessità di riconsiderare i modelli di sostegno governativo. Molti esperti e cittadini si interrogano se sia utile continuare a finanziare industrie che hanno già dimostrato di saper generare guadagni enormi. Al contrario, è suggerito che gli aiuti dovrebbero direttamente andare ai cittadini a basso reddito, incentivandoli a scegliere veicoli elettrici piuttosto che incentrarsi solo sulle aziende. In questo modo, ogni consumatore avrebbe la libertà di premiare i modelli e le aziende che meglio soddisfano le proprie esigenze.

A livello europeo, si sta pianificando un approccio strutturato che potrebbe vedere l'implementazione di incentivi legati a specifici traguardi di produzione per le auto elettriche. Questo modello, simile a quello del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano, prevede che le automobili vengano prodotte in base a milestones definite. Gli incentivi quindi non solo dovrebbero stimolare l'acquisto, ma anche incentivare le aziende a innovare e a migliorare le loro linee di produzione.

Nel frattempo, i consumatori si sentono frustrati dall'attuale panorama, in cui i veicoli elettrici sono frequentemente percepiti come costosi e con prestazioni insufficienti. Ad esempio, mentre ci si aspetta un aumento delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici, le città come Roma continuano a sperimentare gravi problemi con i propri sistemi di trasporto pubblico, evidenziando una disparità nelle priorità di investimento.

Inoltre, l'argomento dei prezzi delle auto in Europa rivela una marcata differenza rispetto ai mercati asiatici e statunitensi, dove gli stessi modelli costano significativamente meno. È evidente che un rinnovamento nella strategia di acquisto e incentivazione è necessario, non solo per migliorare l'impatto ambientale, ma anche per rendere il mercato automobilistico europeo più competitivo.

Questo è il momento perfetto per una riflessione seria: gli incentivi dovrebbero essere diretti a chi ne ha realmente bisogno e promuovere una vera transizione verso l'elettrico, non solo come una moda o un semplice sostegno economico per le aziende.