Finanze

Incentivi Auto: La Visone di Urso per il Futuro della Filiera Automobilistica

2025-03-15

Autore: Giovanni

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha riassunto chiaramente la posizione del governo italiano durante il recente incontro al Tavolo Automotive: non ci saranno nuovi incentivi per l’acquisto di auto. L’Ecobonus, a livello nazionale, non ha portato ai risultati sperati e la priorità attuale è di mantenere in vita la filiera automobilistica, fortemente colpita dalle difficoltà del settore.

A tal proposito, sono previsti fondi per un totale di 2,5 miliardi di euro nel triennio 2025-2027. Di questa somma, 1,6 miliardi saranno destinati nel 2025 per innovazione, contratti di sviluppo, e credito d’imposta, mentre ulteriori 100 milioni saranno impiegati per interventi specifici, in coordinamento con i vari attori della filiera.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy si propone di aiutare le aziende a diversificare e riconvertire le loro attività verso settori emergenti come la difesa, l’aerospazio, la blue economy e la cybersicurezza. Tuttavia, la proposta di orientarsi verso l'industria della difesa ha sollevato polemiche tra i sindacati e in ambito politico, con diverse opinioni su come affrontare il futuro dell’automotive europeo.

Urso ha inoltre sottolineato l’importanza di adottare un piano di incentivi a livello europeo, affinché vi sia un supporto omogeneo e duraturo nell’acquisto di veicoli ecologici, non limitandosi solo ai veicoli elettrici. Il ministro ha messo in evidenza anche i progressi ottenuti dal governo italiano in Europa, come il non paper sull'automotive che ha spinto la Commissione Europea a rinviare le sanzioni del 2025 e ad anticipare la revisione del regolamento sui veicoli leggeri.

È fondamentale, ha ribadito Urso, includere in queste misure anche il sostegno ai biocarburanti e all'idrogeno. Solo così sarà possibile garantire una transizione fluida verso nuove tecnologie, rivedere il calcolo delle emissioni e promuovere l'autonomia strategica nell'ambito delle batterie elettriche. Il governo sta lavorando per incentivare la produzione automobilistica Made in Europe, consapevole che la strada verso la sostenibilità è lunga e complessa, ma non si arrende.