
La rivoluzione spaziale: il razzo a fusione che trasformerà i viaggi interplanetari
2025-03-10
Autore: Maria
Il futuro dei viaggi nello spazio sta per subire una trasformazione radicale. Con l'avvento di nuove tecnologie, in particolare quella della fusione nucleare, le compagnie spaziali stanno svelando innovazioni che potrebbero accorciare i tempi di viaggio nel sistema solare. Tra le aziende in prima linea c'è Pulsar Fusion, una startup britannica che ha recentemente presentato "Sunbird", un progetto di razzo che potrebbe dimezzare i tempi di percorrenza verso Marte e oltre.
I modelli previsionali forniti da Pulsar suggeriscono che una navicella spaziale del peso di 1.000 kg potrebbe raggiungere Plutone in appena quattro anni. Questo è un risultato straordinario, considerando che la missione New Horizons della NASA ha impiegato oltre 9 anni per completare lo stesso viaggio utilizzando propulsori tradizionali. Con Sunbird, il viaggio dalla Terra a Marte potrebbe richiedere appena quattro mesi, e una missione a Saturno potrebbe diventare realtà in soli due anni.
La progettazione di Sunbird prevede un approccio innovativo: invece di lanciare i razzi direttamente dalla superficie terrestre, Pulsar sta progettando di collocare diversi razzi in orbita terrestre bassa. Questi razzi saranno pronti per agganciarsi alle navicelle spaziali al momento del lancio, spingendole verso destinazioni più lontane nel cosmo.
Al centro di questa tecnologia all'avanguardia si trova il "Duel Direct Fusion Drive", un motore a fusione nucleare compatto capace di fornire sia propulsione che energia elettrica per le navicelle spaziali. Pulsar ha iniziato la costruzione di questo motore nel 2023 in un sito a Milton Keynes e i primi test statici sono programmati per il 2025, seguiti da una dimostrazione in orbita nel 2027. Quando operativo, il motore potrebbe generare velocità di scarico che superano i 800.000 km/h, rendendolo uno dei più potenti del sistema solare.
Pulsar Fusion non è nuova nel campo della tecnologia spaziale. Fondata nel 2011, l'azienda ha dedicato oltre un decennio alla ricerca sulla fusione. Attualmente sta sviluppando anche un propulsore elettrico ad effetto Hall e un motore ibrido di secondo stadio. Richard Dinan, il fondatore e CEO, ha sottolineato l'impegno dell'azienda a produrre tecnologia concreta e non solo parole. Recentemente, Pulsar ha investito in due delle più grandi camere di test per propulsione spaziale nel Regno Unito, con ambiziosi piani di crescita.
L'obiettivo ambizioso di Pulsar di costruire e testare un reattore a fusione nello spazio entro tre anni potrebbe diventare realtà anche grazie ai progressi nell'intelligenza artificiale. L'azienda collabora con Princeton Satellite Systems per analizzare il comportamento del plasma sotto confinamento elettromagnetico, utilizzando simulazioni avanzate che guideranno il design del motore.
In questo contesto di innovazione, nel 2022 Pulsar ha ricevuto finanziamenti dall'Agenzia Spaziale del Regno Unito per sviluppare un sistema di propulsione basato sulla fissione nucleare, in collaborazione con il Nuclear Advanced Manufacturing Research Centre e l'Università di Cambridge. Con queste iniziative, Pulsar Fusion si presenta non solo come un pioniere nel settore, ma come un attore chiave nella corsa verso una nuova era di esplorazione spaziale.