Nel caso agghiacciante del delitto di Senago, i pubblici ministeri hanno richiesto l'ergastolo per Alfredo Impagnatiello, descrivendolo come un individuo 'lucido e freddo'.

Durante le udienze, è emerso che l'imputato ha confessato solo quando si è trovato senza scampo, rivelando una personalità segnata da psicopatia, narcisismo e machiavellismo.

Gli inquirenti hanno parlato di una vera 'triade oscura' che caratterizzerebbe la sua mente, un fattore cruciale per la gravità dell'accusa.

La difesa ha presentato una versione contrastante, sostenendo che Impagnatiello fosse 'schiacciato dal senso di colpa' e che, in realtà, desiderasse essere scoperto.

Questo chiarisce le complesse dinamiche psicologiche dietro il crimine, portando a interrogativi su cosa possa spingere un individuo a compiere atti così atroci.

Con 18 mesi di isolamento richiesti, la società guarda con paura a un caso che continua a suscitare scalpore e raccapriccio.