Il ritorno dello scorbuto, una malattia antica che si pensava relegata ai secoli passati, sta colpendo nuovamente in modo preoccupante, questa volta i più giovani. Oggi, molti bambini mostrano una netta avversione per frutta e verdura, alimenti essenziali per una crescita sana.

Sandra Trapani, pediatra esperta, avverte: «Ci sono bambini che vivono praticamente di pasta e biscotti. È incredibile pensare che nel nostro mondo opulento si possano presentare carenze nutritive così gravi».

Lo scorbuto è causato da una carenza di vitamina C, e i sintomi possono includere affaticamento, irritabilità, e dolori articolari. Negli adulti, la malattia è stata quasi completamente estirpata grazie all'educazione alimentare, ma nei bambini, la situazione è più complessa. «Non sempre i medici sono allenati a riconoscerne i sintomi nei più piccoli», aggiunge Trapani.

Il fenomeno è allarmante, soprattutto in un'epoca in cui le opzioni alimentari sono più variate che mai. La crescente tendenza dei genitori a creare diete monotone per i loro figli, spesso basate su cibi ultra-processati e zuccherati, sta esacerbando il problema.

Non molti sanno che lo scorbuto può manifestarsi anche in una fase precoce della vita e che non è solo il risultato di una dieta povera di frutta e verdura. Anche situazioni come allergie alimentari o difficoltà sensoriali possono portare a una carenza di nutrienti vitali.

Gli esperti consigliano di introdurre la frutta e la verdura fin dalla tenera età, rendendole parte integrante della dieta quotidiana. Esistono molteplici strategie per rendere questi alimenti più appetibili ai bambini, come presentarli in modo divertente o coinvolgerli nella preparazione dei pasti.

Non ignoriamo questo grido d'allerta: il benessere dei nostri bambini dipende dalla loro alimentazione. È fondamentale che i genitori, i medici e le istituzioni collaborino per prevenire il ritorno dello scorbuto e garantire una crescita sana per le generazioni future.