Nazionale

Il piccolo Michele riabbraccia il suono: avrà una nuova protesi dopo un'incredibile storia di abbandono

2024-12-17

Autore: Giovanni

La storia di Michele

Un bimbo di otto anni, con problemi all'udito, può finalmente tornare a sentire. La sua vita ha subito un drastico cambiamento dopo che la madre, dopo averlo abbandonato, gli ha rubato l'unica protesi che possedeva. Uscendo dal centro Acustica Campania, Michele ha detto: «Ci sento, l'apparecchio funziona, va benissimo, grazie a tutti».

L'importanza della comunità

Grazie alla sensibilità e alla generosità di un anonimo benefattore, Michele ha ricevuto una nuova protesi, essenziale per la sua salute e per il suo sviluppo. Anna Di Biase, coordinatrice del centro che ha gestito la donazione, ha espresso la sua gratitudine verso chi ha contribuito a offrire un futuro migliore al piccolo: «A lui va tutta la nostra riconoscenza», ha dichiarato.

La letterina a Babbo Natale

Michele, in una dolcissima letterina indirizzata a Babbo Natale, ha condiviso il suo dramma: «Caro Babbo Natale, sono un bambino di 9 anni. Ho origini rumene ma sono nato qui in Italia. Ho due occhi grandi e il naso a patatina. Per sentire ho bisogno di due apparecchi, uno l’ha portato mia mamma con sé, l’altro l’ho perso al parco. Ho imparato a leggere il labiale e sono bravo a comunicare, ma ho bisogno di un altro apparecchio per sentire la voce dei miei amici, dei miei operatori e un giorno dei miei nuovi genitori. Caro Babbo Natale, mi puoi aiutare? Ti voglio bene».

La difficile situazione familiare

La madre di Michele ha rubato la protesi prima di abbandonarlo in una casa famiglia ad Aversa, mettendo i suoi interessi economici davanti a quelli del figlio. La vicenda del piccolo è stata raccontata da Carmine Verino, responsabile della comunità che ora lo ospita: «Inizialmente viveva qui con sua madre. I carabinieri lo hanno trovato una sera mentre vagava da solo per le strade di Casal di Principe. Dopo averlo fermato, hanno rintracciato la madre e ci hanno affidati entrambi». Ora Michele ha avviato il percorso verso l'adozione, con la speranza di trovare una famiglia che possa prendersi cura di lui.

Un simbolo di speranza

Questo racconto toccante ci ricorda quanto sia importante la comunità e la solidarietà nei momenti di bisogno. La storia di Michele è un appello a non girarsi dall'altra parte e a tendere la mano a chi si trova in difficoltà. La sua nuova protesi non rappresenta solo un dispositivo medico, ma un simbolo di speranza e di un futuro luminoso.