Il Pd contro la giunta provinciale: "Liste d’attesa, salute mentale e punti nascita, serve un cambiamento urgente!"
2024-11-12
Autore: Chiara
TRENTO. L'opposizione del Partito Democratico torna a farsi sentire con forza, puntando il dito contro la giunta provinciale per la gestione delle liste d'attesa e dei servizi sanitari. "I tempi di attesa per diverse prestazioni sono incredibilmente lunghi. Se consideriamo solo chi accetta un posto libero, la situazione è ancora più grave: molti pazienti, esasperati, finiscono nel settore privato, portando la Regione a ignorare una fetta consistente degli utenti", ha dichiarato il consigliere provinciale del Pd, Paolo Zanella.
Zanella critica la recente decisione dell'assessore Mario Tonina di istituire una nuova cabina di regia per le liste d'attesa, definendola più una manovra politica che una vera soluzione. "Gli strumenti esistenti in Apss non stanno funzionando come dovrebbero. Perché non si sono già attivati prima? È evidente che c'è una gestione inadeguata dei sistemi di prenotazione e che si sta ammettendo una sorta di fallimento", ha commentato il rappresentante.
“Servono più medici e un approccio più efficiente alle prescrizioni. È fondamentale liberare i medici di medicina generale dagli oneri burocratici, permettendo loro di concentrarsi sui pazienti. Occorre anche incentivare l'attrazione di nuovi medici, offrendo borse di studio con impegno a restare sul territorio”, ha continuato Zanella, sottolineando che l'aumento delle prestazioni sanitarie è legato all'invecchiamento della popolazione e non può essere ignorato.
In merito alla salute mentale dei giovani, il consigliere ha evidenziato che i servizi non sono al passo con i tempi. "I bisogni di bambini e adolescenti stanno crescendo, ma i servizi non vengono riorganizzati. Il tanto atteso Centro crisi adolescenti è ancora non operativo e la carenza di neuropsichiatri fa sì che i servizi territoriali non possano rispondere adeguatamente alle esigenze", ha affermato. Si necessita, secondo Zanella, di un investimento maggiore in risorse e strategie, compreso il potenziamento dell'integrazione tra i servizi sociali e sanitari.
Per quanto riguarda i punti nascita, Zanella ha espresso preoccupazione per la situazione di Cavalese e Cles. "La sicurezza della maternità dipende dalla quantità di parti e dall'esperienza degli operatori. La presenza di medici molto anziani nelle cooperative potrebbe indebolire ulteriormente la sicurezza", ha aggiunto. È essenziale garantire un servizio che tuteli la salute delle donne e dei neonati.
Zanella ha concluso chiedendo una revisione della strategia sanitaria provinciale e un impegno serio per affrontare i problemi, affinché la salute dei cittadini non continui a essere trascurata. "Per il bene della comunità, è ora di agire e non di rimandare ulteriormente!".