
Il Boom di SAP: È Il Segnale Che Il Settore Tech Europeo Sta Per Rivoluzionarsi?
2025-03-27
Autore: Sofia
Una volta si parlava di Novo Nordisk come del gigante indiscusso della capitale europea, ma oggi SAP, la multinazionale tedesca del software, sta prendendo il sopravvento. Novo Nordisk, nota per il suo innovativo farmaco anti-obesità a base di semaglutide, ha dominato la classifica europea delle aziende con la maggiore capitalizzazione per mesi. Tuttavia, questa leadership ha evidenziato la mancanza di grandi nomi tech europei nel settore digitale, rispetto ai colossi americani e cinesi.
Le cose stanno cambiando rapidamente. Recentemente, SAP ha superato Novo Nordisk, registrando una capitalizzazione di mercato impressionante di 313 miliardi di euro, un dato che segna un’importante svolta per il tech europeo. Questo è un incremento significativo di circa il 40% nell’ultimo anno, con una crescita accelerata negli ultimi mesi, testimoniata dai movimenti favorevoli delle sue azioni in Borsa.
Sebbene SAP non abbia ancora il riconoscimento globale delle big tech americane, la sua resilienza e capacità di innovazione ne fanno un attore cruciale. Il suo successo potrebbe rappresentare un momento prolungato e chiave che caratterizzerebbe l’industria tech europea.
Cosa ha determinato questa impennata? In parte, SAP ha sempre avuto una forte presenza nel mercato aziendale e i suoi prodotti software sono ampiamente utilizzati. Tuttavia, è evidente che anche un'inversione di tendenza a favore delle aziende europee sta rinvigorendo il settore, con tanti investitori europei che mirano a prodotti locali.
Esistono anche molte piccole e grandi realtà europee che mostrano segni di crescita impressionanti. Per esempio, Odoo, una scaleup belga che, sebbene poco conosciuta, sta guadagnando terreno nel mercato globale con i suoi software open source per la gestione aziendale. In Gran Bretagna, il marchio Nothing ha rapidamente guadagnato notorietà grazie ai suoi smartphone competitivi, che offrono prestazioni eccellenti a prezzi competitivi. Anche in Italia, Bending Spoons non smette di sorprendere: di recente ha espanso le sue operazioni con l'acquisizione di Koomot, una startup tedesca, mentre l'estone Bolt ha assunto un ruolo analogo a Uber, acquistando Viggo.
Siamo di fronte a un possibile rinascimento del tech europeo? Sebbene sia prematuro affermarlo con certezza, l'attuale contesto geopolitico ha portato a una rinnovata attenzione verso i fornitori europei di tecnologia. Infatti, ci sono piattaforme come GoEuropean e European Alternatives che suggeriscono alternative europee per diversi prodotti tecnologici, contribuendo così a un'economia della tecnologia più locale e sostenibile.
Le alternative nell’ambito tech non mancano: dai servizi di cloud offerti da OVHcloud e Cubbit, ai motori di ricerca come Ecosia, fino ai servizi di traduzione automatica come DeepL e Translated. Anche l’intelligenza artificiale sta avendo un boom, con aziende come Mistral in espansione.
Queste tendenze ci portano verso una nuova era di "instant software", simile agli instant book, che cercano di rispondere rapidamente alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Oggi, il "made in Europe" potrebbe rappresentare non solo un vantaggio per le aziende e i consumatori locali, ma può anche attrarre interesse globale, in un momento in cui il mondo sta rivalutando la propria dipendenza tecnologica dagli Stati Uniti.