
I Retroscena Ostili di Netanyahu nell'Accordo su Gaza
2025-09-17
Autore: Alessandra
Netanyahu e il Gioco dei Bombardamenti
Negli ultimi sviluppi della crisi di Gaza, la situazione si complica ulteriormente. Parlando con Politico, un funzionario della Casa Bianca ha rivelato che ogni volta che sembra si stia facendo progressi verso un cessate il fuoco, Israele torna a bombardare. Questo è esattamente ciò che è successo con i negoziatori di Hamas a Doha, in Qatar, dove un attacco ha messo in ginocchio le trattative per la pace.
Il Potere e il Gioco Politico di Netanyahu
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha approvato operazioni militari con la consapevolezza che avrebbero sabotato i negoziati. Da tempo si sospetta che stia prolungando il conflitto per motivi personali. Sotto la pressione dei suoi alleati estremisti, Netanyahu deve mantenere attiva la guerra contro Gaza per garantire la sua posizione al governo.
Le Minacce del Governo e le Elezioni Imminenti
Per Netanyahu, rimanere al potere è cruciale; le elezioni imminenti potrebbero vederlo fuori dal governo, esponendolo a un rischio di condanna nei processi per corruzione in corso. La sua strategia di prolungare la guerra per mantenere il controllo politico è ormai una realtà accettata da molti.
L'Ilusone di un Accordo Raggiunto?
Negli ultimi due anni, molti accordi tra Israele e Hamas sono sembrati a un passo dal concretizzarsi, solo per vedere Netanyahu ritirarsi all'ultimo momento. Gli scambi di proposte sono spesso sabotati da cambi di condizioni in corsa, come la recente insistenza sul controllo del "corridoio Philadelphi" che ha complicato ulteriormente le negoziazioni.
Le Condizioni Dure e le Promesse Non Mantenute
In passato, Netanyahu ha avanzato richieste impossibili, come la smilitarizzazione di Hamas e l'esilio dei suoi leader, mentre faceva dichiarazioni pubbliche sul voler sterminare l'intera catena di comando del gruppo militante.
Proposte Estreme e un Futuro Incerto
Quando i termini sembrano avvicinarsi a un accordo, emergono proposte massimaliste. Recentemente, Netanyahu ha avanzato l'idea di "emigrazione volontaria" per la popolazione di Gaza, un termine contestato che ha evocato analogie con la pulizia etnica.
La Soglia della Vittoria: Un Concetto in Evoluzione
L'idea di una "vittoria totale" si è evoluta nel tempo, con Netanyahu che ridefinisce costantemente i risultati attesi della guerra. Durante un discorso a maggio, ha elencato una serie di obiettivi mai raggiunti, tra cui riportare a casa gli ostaggi e demilitarizzare la Striscia.
Un Piano di Occupazione e le Sue Conseguenze
Recentemente, il governo ha approvato un piano per l'occupazione militare della città di Gaza, il che significa una prolungamento della guerra e un allontanamento dalle prospettive di pace, con potenziali ripercussioni nei mesi e negli anni a venire.
La Dinamica del Negoziare: Hamas non è Innocente
Netanyahu accusa Hamas di ostacolare le trattative. Sebbene sia vero che Hamas non sempre si mostra collaborativa, report recenti dimostrano che, in più di un'occasione, era disposto a raggiungere un accordo, solo per vedere tutto svanire.