Finanze

I dazi di Trump scuotono i mercati: i produttori di auto sull'orlo di una crisi

2025-03-27

Autore: Alessandra

Le Borse europee interrompono il trend negativo

Le Borse europee riescono a recuperare parte delle perdite iniziali, nonostante l'ombra dei dazi americani sul settore automobilistico, in vigore da aprile. Milano, ad esempio, si attesta a un -0,4%, rimanendo sotto i 39mila punti, grazie alla performance di Tim (+4,56%). Anche il Cac di Parigi (-0,54%) e il Ftse 100 di Londra (-0,7%) subiscono cali, mentre il Dax di Francoforte si muove più lentamente con un -0,85%, gravato dalle grandi case automobilistiche come Mercedes (-3,6%), BMW (-2,7%) e Volkswagen (-2,1%). La situazione è simile anche a Milano, con Stellantis che registra un -4,1%.

Borse asiatiche contrastanti

In Asia, i mercati chiudono in modo variabile dopo l'annuncio di Trump riguardante un dazio del 25% sulle importazioni di auto, in vigore dalla prossima settimana. Le case automobilistiche giapponesi e sudcoreane, come Toyota (-2,04%) e Hyundai (-4,3%), subiscono forti perdite. A Tokyo, il Nikkei termina a -0,71%, mentre a Seul il Kospi chiude a -1,4%. Tuttavia, le Borse cinesi, supportate dalle prospettive positive sul mercato dell'IA, registrano un rialzo.

Le dichiarazioni di Tajani

Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, ha commentato i dazi affermando che non saranno favorevoli nemmeno per gli Stati Uniti. I dazi, secondo Tajani, porteranno a un aumento dei prezzi delle automobili anche negli USA, poiché molte componenti sono prodotte in Europa. Ha inoltre sottolineato che l'Unione Europea deve prendere in carico la trattativa diretta, evitando una guerra commerciale.

Giappone sotto pressione

I giganti automobilistici giapponesi, capitanati da Toyota, stanno affrontando un crollo delle loro azioni a causa dei nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti, che rappresentano una grave minaccia, specialmente in un mercato cruciale. Le esportazioni giapponesi di automobili verso gli Stati Uniti sono fondamentali per la loro economia, e la mancanza di un accordo potrebbe danneggiare seriamente il settore.

Regno Unito e Francia criticano la mossa di Trump

Il Regno Unito, tramite la responsabile delle finanze Rachel Reeves, ha espresso la volontà di non intensificare una guerra commerciale, sottolineando invece l'importanza di mantenere relazioni commerciali sane. Il governo francese, rappresentato dal ministro delle Finanze Eric Lombard, ha definito i dazi come un "atto non cooperativo", evidenziando come ciò possa colpire entrambi i mercati.

Risposta dell'Unione Europea

Teresa Ribera, vice presidente della Commissione UE, ha descritto i dazi come "una pessima notizia" e ha assicurato che la Commissione Ue agirà di conseguenza per proteggere gli interessi europei e garantire un settore automobilistico competitivo, incentrato su standard etici e ambientali.

L’acea lancia l’allerta

L'Associazione europea dei costruttori di automobili (Acea) ha espresso una profonda preoccupazione per i nuovi dazi, avvertendo che questi potrebbero avere effetti collaterali, non solo sulle case automobilistiche europee ma anche sull'industria statunitense, che dipende da molte componenti europee. Hanno esortato a un dialogo per evitare danni enormi a entrambe le economie.

Rifiuto di Pechino all'offerta di Trump

Infine, la Cina ha rifiutato l'offerta di Trump di concessioni doganali in cambio di un accordo su TikTok, ribadendo la sua posizione contraria all'imposizione di ulteriori tariffe. Questo rifiuto indica un possibile inasprimento delle relazioni commerciali, rendendo ancora più instabile il panorama economico globale.