La tensione tra Ucraina e Russia continua a crescere, con il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, che ha ribadito che i piani del Cremlino non sono cambiati nonostante l'apertura di Putin a discutere della guerra con Donald Trump. I bombardamenti russi su Zaporizhzhia hanno causato ieri otto morti e almeno 42 feriti, secondo il governatore regionale Ivan Fedorov, un tragico aggiornamento rispetto al precedente bilancio di quattro morti e 40 feriti.

Putin ha accusato la NATO di essere diventata "un vero e proprio anacronismo", avvertendo che l'alleanza militare sta espandendosi verso est senza considerare le conseguenze. La sua apertura nei confronti di Trump, ora che quest'ultimo ha vinto le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, ha suscitato varie reazioni, con il leader ucraino Zelensky che ha descritto la vittoria di Trump come "impressionante", sperando che potesse portare a una pace giusta per l'Ucraina.

Intanto, le forze russe continuano a guadagnare terreno in vari fronti, specialmente nelle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia, con segnalazioni di intensificazione della violenza. Zelensky ha riconosciuto che le direzioni di Kurakhiv e Pokrovsky sono le più complicate al momento e ha avvertito della difficoltà della situazione.

Recentemente, la letalità del conflitto ha colpito particolarmente i civili, come dimostrato dalle celebrazioni funebri a Kiev per i giovani soldati innamorati che hanno perso la vita nella battaglia. Mentre il mondo si prepara a nuove discussioni sulla pace, cresce la preoccupazione per i potenziali sviluppi del conflitto, che potrebbero includere azioni più aggressive da parte della Russia contro l'Occidente entro il 2030, secondo l'intelligence tedesca.

In Ucraina, la situazione continua a essere tesa, con droni russi che hanno colpito diverse aree, inclusi obiettivi civili. Gli esperti avvertono che la guerra non mostra segni di conclusione e che l'Occidente deve rimanere saldo nella sua posizione per garantire la sicurezza della nazione ucraina.