Due potenti alleati, Russia e Iran, hanno firmato oggi a Mosca un trattato di partenariato strategico che segna un nuovo capitolo nella cooperazione militare tra le due nazioni. Secondo l'agenzia Tass, il documento include una clausola che proibisce l'assistenza militare nel caso in cui uno dei due stati venga aggredito. Questo accordo si affianca a un patto già esistente tra Mosca e Pyongyang, che invece prevede una reciproca assistenza militare in caso di attacco.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha espresso la sua opinione riguardo alla questione degli aiuti militari all'Ucraina, affermando di non credere che il presidente eletto Donald Trump interromperà il supporto una volta in carica. Durante un incontro a Berlino con il primo ministro svedese Ulf Kristersson, Schönlz ha condiviso un atteggiamento ottimista nel mantenere una stretta collaborazione tra Europa e Stati Uniti per il sostegno a Kiev.

Nel frattempo, l'Iran ha ribadito la sua posizione favorevole a una soluzione pacifica del conflitto ucraino. Il presidente iraniano ha dichiarato che Teheran è contraria a ogni tipo di aggressione e auspica una risoluzione politica piuttosto che un prolungamento delle ostilità, sottolineando l'importanza di rispettare le norme del diritto internazionale.

Il governo britannico sta sollevando la questione dei prigionieri politici in Russia, richiedendo la liberazione di tutti i dissidenti incarcerati, dopo la condanna di tre avvocati legati a Alexei Navalny. Il ministro degli Esteri David Lammy ha denunciato queste pratiche, dichiarando che la repressione del dissenso è inaccettabile e richiede un'azione internazionale.

Sul fronte delle sanzioni, l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Kaja Kallas ha dichiarato che non ci sono motivi per revocare le attuali sanzioni contro la Russia, specialmente considerando che gli obiettivi di Putin non sono cambiati. Queste dichiarazioni giungono mentre è in corso una discussione sul rinnovo delle sanzioni, il cui termine è fissato per il 31 gennaio.

Un altro sviluppo significativo riguardante la sicurezza europea è avvenuto nel Mar Baltico, dove un aereo da ricognizione francese ha subito un episodio di intimidazione da parte di radar russi. Questa aggressione ha suscitato la condanna del ministro della Difesa francese, che ha dichiarato inaccettabile tale violazione dello spazio aereo internazionale.

In un contesto di tensioni crescente, le forze ucraine hanno lanciato un attacco contro Belgorod utilizzando missili Atacms, mentre Mosca promette vendetta. Al contrario, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fornito dettagli sul bilancio umano di un attacco russo a Kryvyi Rih, dove quattro persone hanno perso la vita. La situazione in Ucraina continua a deteriorarsi, evidenziando la necessità di una rapida soluzione diplomatica per fermare la spirale di violenza e sofferenza della popolazione.

Inoltre, il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha espresso durante la sua visita a Kiev il pieno supporto dell'Italia a Kiev, sottolineando l'importanza del rispetto del diritto internazionale e chiedendo un’immediata cessazione delle ostilità. La comunità internazionale è chiamata a unirsi per affrontare le sfide poste dall'aggressione russa e salvaguardare i valori democratici.