Guerra Ucraina - Russia, aggiornamenti del 15 novembre: Scholz chiama Putin, Zelensky risponde
2024-11-16
Autore: Chiara
Il ministro degli Esteri ucraino critica la telefonata di Scholz a Putin
L'Ucraina ha fortemente condannato la recente chiamata del cancelliere tedesco, Olaf Scholz, al presidente russo, Vladimir Putin. Secondo il ministero degli Esteri ucraino, Andrij Sybiha, questa telefonata rappresenta un "tentativo di pacificazione" che non facilita gli sforzi per la pace a tre anni dall'inizio dell'invasione russa. "Il dialogo non fa altro che dare a Putin l'illusione di alleviare il suo isolamento internazionale. Ci vogliono azioni concrete e decisive per costringerlo alla pace, non tentativi di persuasione che lui interpreta come una debolezza", ha affermato Sybiha.
Lavrov dà il benvenuto alle idee di Trump
Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo, ha dichiarato che è curioso di vedere quali saranno le proposte del presidente eletto americano, Donald Trump, riguardo alla situazione in Ucraina. "Non riesco a immaginare come Trump possa risolvere il conflitto, ma attenderemo le sue idee. Un politico che si dichiara per la pace merita attenzione", ha spiegato.
Zelensky ottimista su Trump
Da parte sua, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha assicurato che la guerra di Putin contro l'Ucraina potrebbe concludersi più rapidamente sotto l'amministrazione Trump, sebbene non possa fornire una data concreta. In un'intervista, Zelensky ha sottolineato l'importanza di interagire con il tycoon, che, secondo lui, ha espresso interesse a coinvolgere l'Ucraina nei negoziati con la Russia. "Siamo un Paese indipendente, e la retorica del 'siediti e ascolta' non è più un'opzione", ha aggiunto.
Scholz informa i partner europei
Dopo il colloquio con Putin, Scholz ha subito informato i suoi alleati europei, coordinando l'approccio con Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e altri membri del G7. La guerra in Ucraina continua a essere un tema centrale, specialmente in vista del prossimo vertice del G20 in Brasile, dove la Russia sarà rappresentata dal ministro Lavrov.
Le nuove condizioni di Putin
Putin ha affermato che qualsiasi accordo per porre fine al conflitto in Ucraina deve basarsi su "nuove realtà territoriali", ripetendo che il ritiro delle forze ucraine dalle regioni occupate è un prerequisito per il cessate il fuoco. Questa posizione rappresenta un ostacolo significativo per il dialogo.
La Cina sotto accusa per i droni militari
Nel frattempo, l'Unione Europea ha ricevuto informazioni preoccupanti riguardo alla produzione di droni militari in Cina, destinati all'uso della Russia in Ucraina. Fonti diplomatiche avvertono che la situazione è in continua evoluzione e che non è chiaro se queste macchine siano già state utilizzate in conflitto.
Nuovo scambio di prigionieri?
In un'altra nota, ci sono trattative in corso per uno scambio di prigionieri tra Russia e Stati Uniti, previsto per febbraio prossimo, dopo l'inaugurazione di Donald Trump. Le parti coinvolte nelle trattative includono anche cittadini russi condannati per reati legati alla guerra in Ucraina.
Proteste in Abkhazia e in Georgia
Intanto in Abkhazia, la tensione è alta dopo che gli oppositori al governo filorusso hanno fatto irruzione nel Parlamento locale per protestare contro un accordo che favorirebbe investimenti russi. Le manifestazioni sono sfociate in scontri con le forze di sicurezza.
Infine, a livello militare
il Regno Unito ha recentemente intercettato un aereo russo nelle sue acque, segnalando come le tensioni tra Russia e Occidente si intensifichino anche attraverso episodi aerei. La guerra in Ucraina continua a influenzare non solo le relazioni internazionali, ma anche la sicurezza nazionale di paesi come il Regno Unito e i membri della NATO.
Zelensky chiede ulteriore supporto
Il presidente Zelensky ha ribadito la necessità di ulteriori armi e sistemi di difesa aerea per la sua nazione, evidenziando la gravità degli attacchi russi negli ultimi giorni. La comunità internazionale è chiamata a rispondere a questa richiesta per rafforzare le difese ucraine e garantire la sicurezza del Paese.