Guerra tra Israele e Hamas, le ultime notizie del 7 gennaio 2023: svelati retroscena e sviluppi chiave
2025-01-07
Autore: Giulia
Il ritiro delle forze israeliane da Naqoura, nel Libano meridionale, è finalmente iniziato. Amos Hochstein, inviato statunitense in Libano, ha confermato che l'esercito israeliano ha cominciato il suo ritiro a sud della Linea Blu, il confine demarcato dall'ONU tra Israele e Libano, oltre un mese dopo l'entrata in vigore di un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Hochstein ha inoltre comunicato che il ritiro proseguirà fino a quando tutte le forze israeliane non saranno completamente fuori dal Libano, mentre l'esercito libanese continua a posizionarsi lungo la Linea Blu.
Intanto, a Milano, la Procura generale ha confermato la sua posizione contro l'istanza di domiciliari per Mohammad Abedini Najafabadi, ingegnere iraniano arrestato su mandato degli Stati Uniti. La portavoce del governo iraniano ha negato che l’arresto di Cecilia Sala rappresenti una ritorsione per l’arresto di Abedini, amplificando le tensioni diplomatiche.
In Siria, si sono registrati festeggiamenti per la caduta del regime di Bashar al-Assad, seguito a un’offensiva di ribelli jihadisti. Le nuove autorità prevedono di tenere una "conferenza di dialogo nazionale" per discutere il futuro del Paese, nonostante le incertezze sulla gestione della transizione.
In Libano, si attende una decisiva sessione parlamentare prevista per il 9 gennaio per l'elezione di un nuovo presidente, dato che il paese non ha un capo di Stato da oltre due anni. La situazione politica, già instabile, è ulteriormente complicata dall'esplosione del conflitto in Medio Oriente e dalle operazioni militari israeliane contro Hezbollah.
Un gruppo di 112 familiari di ostaggi palestinesi ha presentato una petizione all'Alta Corte di Israele, accusando il governo di abbandonare i loro cari, detenuti a Gaza da quasi 460 giorni. La petizione sottolinea le violazioni dei diritti umani e i ricorrenti avvertono che se il governo non giustifica il suo operato, potrebbe dover affrontare pesanti ripercussioni legali.
A livello internazionale, mentre si intensificano le critiche a Antony Blinken, Segretario di Stato americano, da parte di Hamas, l'Iran ha iniziato a ritirarsi dalla Siria a seguito della sconfitta del regime di Assad, segnando il crollo di anni di investimento militare e strategico.
In Qatar, continuano intensi colloqui tra Israele e Hamas per negoziare una tregua e un possibile scambio di prigionieri. Fonti suggeriscono che un accordo per un cessate il fuoco possa essere imminente.
In conclusione, la regione è in un momento cruciale, con molte variabili in gioco: dai negoziati per la pace alla gestione dei conflitti interni, mentre le forze internazionali osservano da vicino gli sviluppi. Gli occhi sono puntati sul 9 gennaio, una data che potrebbe segnare un passo avanti significativo nella risoluzione delle crisi che affliggono Medio Oriente.