
Guerra in Ucraina: Parigi e Londra esigono una risposta da Putin mentre Trump annuncia che Zelensky e il leader russo sono pronti a un accordo
2025-04-04
Autore: Maria
Il rappresentante economico speciale del presidente russo Vladimir Putin, Kirill Dmitriev, ha fatto visita giovedì a Washington, segnando un momento storico poiché si tratta della prima visita di un alto funzionario russo negli Stati Uniti dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina nel febbraio 2022. Durante l'incontro, Dmitriev ha discusso con membri dell'amministrazione Trump sulla necessità di trovare una rapida soluzione attraverso negoziati con Mosca.
"Stiamo assistendo a una dinamica positiva nelle nostre relazioni", ha affermato Dmitriev, aggiungendo che ci vorrà del tempo per risolvere le controversie esistenti. "Ci saranno ulteriori incontri, ed è fondamentale mantenere aperto il dialogo per superare i disaccordi".
È interessante notare che proprio mentre si svolgeva questo incontro, Donald Trump ha annunciato pesanti dazi doganali per molti paesi, tranne che per la Russia, colpita da sanzioni statunitensi a causa della guerra. Dmitriev ha accolto con favore le decisioni di Trump, suggerendo che un simile approccio potrebbe stimolare la crescita e la creazione di posti di lavoro negli Stati Uniti.
In un certo senso, questo incontro segna un tentativo di riavvicinamento tra le due nazioni, in un periodo di crescente tensione geopolitica. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha chiarito che la visita dell’inviato speciale rientra nel suo mandato di discutere opportunità di cooperazione economica, sottolineando che Kirill Dmitriev, a capo del potente Fondo sovrano russo, non è direttamente coinvolto nelle negoziazioni riguardanti la situazione in Ucraina.
In un contesto globale in continua evoluzione, le attese si concentrano ora sulla capacità di Putin e Trump di stabilire un dialogo efficace, ma rimane da vedere se questo possa portare a un effettivo cessate il fuoco e a un accordo duraturo in Ucraina. Gli occhi del mondo sono puntati sugli sviluppi futuri, in un momento in cui la diplomazia sembra essere l'unica soluzione sostenibile per porre fine a anni di conflitto.