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Guerra in Ucraina: La nuova strategia letale di Putin con droni kamikaze a lungo raggio

2025-03-31

Autore: Giovanni

L'esercito russo ha sconvolto il campo di battaglia introducendo una strategia d'attacco decisamente più insidiosa: ondate di droni kamikaze a lungo raggio.

Secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Bild, Mosca ha iniziato a lanciare attacchi coordinati con i droni Shahed-136, noti in Russia come Geran-2. Questi droni possono volare ad altitudini elevate e coprire grandi distanze, radunandosi a chilometri di distanza prima di avventarsi simultaneamente sugli obiettivi, aumentando così la devastazione delle incursioni.

Recentemente, i bombardamenti russi si sono intensificati, colpendo scuole e ospedali a Kharkiv e in altre grandi città. Questa nuova tattica ha rappresentato un significativo salto di qualità nella guerra dei droni.

Fino a poche settimane fa, i droni venivano lanciati singolarmente, rendendo più facile per la difesa aerea ucraina intercettarli. Ora, con i droni che si radunano in formazioni prima dell'attacco, si genera una situazione di sovraccarico per i sistemi di difesa, rendendo estremamente difficile per l'Ucraina abbattere tutti i veicoli in arrivo.

Ogni notte, tra i 20 e i 150 droni vengono lanciati contro città ucraine, compresa la capitale Kiev. Di recente, ondate coordinate di droni hanno colpito centri urbani come Odessa e Dnipro, lasciando dietro di sé incendi e devastazione.

Secondo l'Institute for the Study of War (ISW), alcuni analisti hanno suggerito che queste nuove tattiche abbiano facilitato recenti attacchi russi su città chiave come Kharkiv, Odessa e Dnipro.

La capacità della difesa ucraina di intercettare questi droni è in costante diminuzione, consentendo a un numero crescente di droni esplosivi di raggiungere i loro obiettivi.

Per contrastare questa minaccia, Kiev sta elaborando nuove contromisure, sebbene i dettagli restino top secret.

L'esercito ucraino si trova di fronte a sfide sempre più impegnative, mentre la Russia continua a perfezionare le sue strategie di attacco.

Inoltre, vi è crescente preoccupazione in Estonia, Lettonia e Lituania, dove i leader locali avvertono che la Russia non si fermerà dopo l'Ucraina.

Queste nazioni temono che le nuove tattiche di attacco siano solo un preludio a ulteriori aggressioni da parte di Mosca.

In convergenza con la propaganda del Cremlino che afferma di essere aperto al dialogo, la realtà sul campo mostra un volto opposto.

Con la nuova offensiva dei droni, chiara è l'intenzione di Putin di mantenere la pressione sull'Ucraina e sul suo popolo, già provato da attacchi mirati e continui che avvengono nel cuore della notte.