Fotovoltaico: Addio allo Scambio sul Posto per I Beneficiari di 15 Anni! Cosa Aspettarci per i Nuovi Impianti?
2024-11-11
Autore: Matteo
Lo scambio sul posto rappresenta attualmente l'incentivo principale nel settore del fotovoltaico domestico, rispondendo al bisogno di ammortizzare rapidamente i costi degli impianti. Grazie a questo sistema, chi produce energia mediante pannelli solari può bilanciare i costi dell'elettricità consumata con quella prodotta, immessa in rete durante i momenti di surplus. In sostanza, l'energia generata durante l'estate può essere utilizzata per compensare il consumo invernale, creando una vera e propria batteria virtuale a costo quasi nullo.
Negli ultimi anni ha aleggiato l'incertezza sul futuro di questo incentivo: dal 2022 era previsto un abbandono a favore di nuove agevolazioni, ma i decreti attuativi che avrebbero sancito la sua eliminazione non sono stati pubblicati. Né nel 2022, né nel 2023. Recentemente, il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha confermato che non ci sono state novità in merito.
Le prospettive per il 2025, quindi, indicano una continuazione del regime di scambio sul posto anche per le nuove attivazioni, eccezion fatta per una nuova e significativa regolamentazione. Infatti, con la Delibera Arera del 5 novembre 2024, n. 457/2024/R/Efr, il tema è tornato in primo piano, stabilendo che le convenzioni di "scambio sul posto" della durata di 15 anni non saranno più rinnovate.
Ciò implica che gli impianti che hanno beneficiato di questo incentivo per 15 anni o più dovranno transitare verso un nuovo tipo di contratto. A partire dal primo gennaio, circa 67.000 impianti fotovoltaici in Italia perderanno questo incentivo, in un contesto dove il totale degli impianti incentivati supera il milione.
Per coloro che escono dal sistema dopo 15 anni, il GSE provvederà a liquidare eventuali "eccedenze" (credite di energia accumulati). Se non esiste un altro contratto attivo, verrà automaticamente attivata una nuova convenzione di "ritiro dedicato". Questo regime rappresenta una modalità tradizionale di vendita dell'energia, già disponibile per chi non ha accesso allo scambio sul posto.
La delibera del 5 novembre prevede anche un piano di comunicazione proattivo per informare gli operatori coinvolti riguardo all'imminente transizione e alle regole specifiche per l'uscita dal regime dello scambio sul posto. È fondamentale che anche i produttori non legati a questo sistema siano informati sui cambiamenti in atto.
In conclusione, la delibera accenna a un possibile riordino della normativa, con l’intenzione di semplificare il sistema del ritiro dedicato e implementare un piano che permetta pagamenti semestrali invece che annuali. Questo sviluppo potrebbe rappresentare un’opportunità per una nuova fase di crescita nel settore del fotovoltaico e per i cittadini che vogliono diventare sempre più autonomi dal punto di vista energetico.