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Fosse Ardeatine: l'Anpi contro Meloni e La Russa. Ecco cosa è successo davvero

2025-03-24

Autore: Sofia

L'Anpi e l'opposizione scatenano una dure polemica contro Giorgia Meloni e Ignazio La Russa in occasione dell'81esimo anniversario dell'eccidio delle Fosse Ardeatine.

I leader della destra hanno espresso una ferma condanna dell'atrocità avvenuta il 24 marzo 1944, in cui 335 persone furono massacrati dalle truppe naziste come atto di rappresaglia per un attacco partigiano. Meloni ha descritto l'eccidio come "una delle ferite più laceranti inferte a Roma e all'Italia intera", sottolineando che occorre una memoria viva di questi eventi, soprattutto per le nuove generazioni.

Tuttavia, l'opposizione, in particolare l'Anpi, ha citato l'assenza di riferimento alla complicità del fascismo nel massacro, con il presidente Gianfranco Pagliarulo che ha affermato: "Non una parola sulla attiva collaborazione e responsabilità dei fascisti come il questore Caruso". Queste critiche riaprono un dialogo su come viene narrata la Shoah in Italia e come la memoria storica viene usata nel discorso politico odierno.

Il presidente del Senato, La Russa, ha seguito la stessa linea, ma è stato schernito dall'Anpi per non aver passato in rassegna la totale responsabilità del regime mussoliniano nell'assassinio di interi gruppi di oppositori politici, tra cui antifascisti, ebrei e altri. La Russa ha espressione di rispetto verso le vittime, ma il dibattito si concentra sull'importanza di riconoscere la verità storica.

Sandro Ruotolo del PD ha nuovamente sottolineato che l'eccidio delle Fosse Ardeatine non si sarebbe verificato senza l'aiuto dei collaboratori italiani del regime fascista, evidenziando il pericolo di "manipolazioni della storia". L'articolo di Ruotolo mette in guardia da qualsiasi tentativo di riscrivere il passato, affermando che il Partito Democratico continuerà a combattere contro ogni forma di denigrazione della memoria storica.

In un contesto di crescente polarizzazione politica, il dibattito sulla memoria storica torna ad essere più attuale che mai, con le crisi attuali dell'Europa e la riscoperta del valore del multilateralismo tra le nazioni. La riflessione su queste drammatiche pagine della storia serve da monito, affinché le nuove generazioni non dimentichino mai i pericoli del totalitarismo.