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Energia: Adolfo Urso rassicura, ma l'Italia deve accelerare su idrogeno e nucleare

2025-01-15

Autore: Maria

Mentre il prezzo del petrolio continua a salire, i costi del carburante nei distributori italiani rimangono sotto controllo. Adolfo Urso, Ministro del Made in Italy, è intervenuto durante il Question Time della Camera il 15 gennaio scorso, per rassicurare i cittadini riguardo alla situazione. Nonostante il petrolio abbia superato gli 81 dollari al barile all'inizio dell'anno, il governo è riuscito a mantenere i prezzi dei carburanti a livelli contenuti, evitando effetti inflazionistici.

Attualmente, il costo della benzina si attesta a 1,82 euro al litro e quello del gasolio a 1,72 euro al litro, livelli più bassi rispetto alla media del 2023 e in linea con il 2022, quando il governo precedente dovette adottare misure straordinarie che impattarono negativamente i conti pubblici.

Solo in rari casi, alcuni distributori hanno praticato prezzi superiori alla media: al 13 gennaio, 14 stazioni di servizio su oltre 19.000 vendevano benzina a oltre 2,20 euro, e solo due su 20.000 nelle autostrade hanno superato i 2,40 euro. Urso ha invitato le associazioni dei consumatori a segnalare eventuali anomalie, per garantire una corretta informazione al pubblico.

Il governo accelera sul nucleare e sull'idrogeno

Analizzando l'intero panorama energetico, Urso ha comunicato che nel mese di dicembre il Prezzo unico nazionale dell’energia (Pun) e quello del gas naturale sono diminuiti del 54% rispetto alla fine del 2022 e del 52% rispetto al 2021. Il gas ha registrato una diminuzione del 61% rispetto a quegli anni. Nonostante ciò, il governo non si distrae dalla sua 'scommessa' sulla transizione green e digitale. Nel 2025 sono previsti oltre 20 miliardi di euro per le aziende, suddivisi tra vari strumenti, con 8,5 miliardi destinati alla Transizione 4.0 e 5.0.

Inoltre, il governo sta valutando l’utilizzo di fonti energetiche alternative come l'idrogeno e il nucleare di ultima generazione. Quest'ultimo è considerato fondamentale per garantire l’indipendenza energetica dell’Italia, per recuperare il ritardo rispetto a Paesi come la Spagna e la Francia.

Talento italiano e formazione per il futuro

A sostegno di questa transizione, è vitale formare nuove generazioni di tecnici e ingegneri in grado di gestire le nuove tecnologie energetiche. L'Italia deve affrontare questa sfida con un forte impegno nell'istruzione e nella ricerca, per non restare indietro nel panorama europeo. Il ministro Urso ha sottolineato l’importanza di investire nella preparazione e nella specializzazione del lavoro, fondamentale per cogliere le opportunità del mercato energetico globale in continua evoluzione.