Finanze

Elon Musk e Donald Trump: Un'alleanza sotto esame?

2024-11-14

Autore: Sofia

Quando si parla di Donald Trump, è difficile non pensare a Elon Musk. Il miliardario tech è diventato un complice cruciale nella campagna elettorale 2024 di Trump, occupando un ruolo di primo piano nella nuova amministrazione in fase di formazione. Tuttavia, la continua presenza di Musk al fianco dell'ex presidente sta sollevando preoccupazioni tra i membri più vicini al tycoon.

Fonti rivelano che i membri del cerchio magico di Trump si stanno innervosendo per il comportamento di Musk, che sembra comportarsi come se fosse un co-presidente, pavoneggiandosi per il suo ruolo nella vittoria elettorale e cercando di farsi percepire come una figura indispensabile. Questo atteggiamento sta suscitando dissensi interni, con alcuni che temono che l'influenza di Musk possa complicare ulteriormente la transizione.

La posizione di Musk è stata formalizzata con la sua nomina a capo del Doge, un dipartimento dedicato all'efficienza governativa, un chiaro richiamo al Dogecoin, la criptovaluta che ha riscosso successo grazie a lui. Con la sua entrata in scena, Musk ha partecipato a colloqui ch cruciali, come quello con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. È stato anche visto accanto a Trump durante incontri strategici con i repubblicani a Capitol Hill.

Molti riferiscono che Musk non manca di esprimere le sue opinioni, spesso influenzando decisioni importanti. Tuttavia, il suo approccio assertivo e il desiderio di dominare la conversazione hanno cominciato a generare malumori. Il miliardario sembra non considerare la regola fondamentale del mondo di Trump: mantenere un profilo basso per evitare di urtare il carattere esplosivo dell'ex presidente. Già noto per il suo temperamento egocentrico, Trump potrebbe reagire male a chi tenta di overshadow la sua figura.

In aggiunta, si stima che Musk abbia investito oltre 152 milioni di dollari per sostenere Trump, ma la sua preoccupazione principale sembra essere più la sua agenda personale che quella del tycoon. "Nominare persone sulla base della lealtà a Elon non funziona", è una delle critiche emerse tra i collaboratori di Trump.

Dall'altra parte, la portavoce del team di transizione, Karoline Leavitt, ha difeso l'operato di Musk, sottolineando il suo valore come leader economico e l'importanza delle sue idee per la burocrazia federale. Trump stesso, durante una riunione con i deputati repubblicani, ha scherzato sul suo legame con Musk, evidenziando che non riesce a liberarsene facilmente.

In questo contesto di alleanze e tensioni, rimane da vedere come si svilupperanno le dinamiche interne alla squadra di Trump e quale ruolo effettivamente avrà Musk nella nuova era politica americana. Una cosa è certa: l'onnipresenza di Musk non passerà inosservata e potrebbe scatenare battaglie interne nel cuore del partito repubblicano.