Ecco il satellite ecologico: il primo passo verso la costruzione di case di legno su Marte - VIDEO
2024-11-15
Autore: Giovanni
Le missioni spaziali, purtroppo, hanno un impatto significativo sull'ambiente anche al di fuori del nostro pianeta. Fortunatamente, una soluzione innovativa si fa strada: un satellite ecologico.
Lo spazio, che una volta veniva percepito come un vuoto infinito, è ora affollato e inquinato dalle attività umane. Il problema dell'inquinamento spaziale è grave e comprende detriti vari, tra cui pezzi di satelliti dismessi, razzi esausti e ogni tipo di oggetti abbandonati nell'orbita terrestre.
L'orbita bassa terrestre (LEO) è la zona più congestionata, con migliaia di oggetti in orbita; molti di essi sono così piccoli da non poter essere tracciati, ma costituiscono comunque un pericolo per le missioni spaziali. Questo scenario allarmante è causato da diverse problematiche, tra cui i test anti-satellite che frammentano i satelliti in orbita, insieme alla scarsità di iniziative per rimuovere i satelliti non più funzionali.
Il primo satellite ecologico
Il 5 novembre 2024 rappresenta una data storica con il lancio di LignoSat, ovvero il primo satellite costruito interamente in legno. Questo progetto pionieristico è frutto della collaborazione tra l'Università di Kyoto e l'azienda Sumitomo Forestry, che insieme hanno sviluppato un'iniziativa volta a testare il legno come materiale per applicazioni spaziali, inclusa la costruzione di infrastrutture su Marte e sulla Luna. LignoSat è stato lanciato con successo a bordo di un razzo SpaceX Falcon 9 dal Kennedy Space Center e ora sarà testato alla Stazione Spaziale Internazionale.
Il legno scelto per la struttura del satellite è una varietà di magnolia conosciuta come Hoonoki, apprezzata per la sua stabilità dimensionale e resistenza. Questo materiale è stato individuato per le sue eccezionali proprietà di lavorabilità e la sua capacità di resistere alle estreme condizioni dello spazio. I satelliti realizzati in legno potrebbero anche rappresentare una soluzione più ecologica, poiché non rilasciano particelle tossiche, un problema comune con i satelliti in metallo durante il rientro atmosferico.
Un passo verso il futuro sostenibile
L'obiettivo principale di LignoSat è testare la resistenza del legno in ambiente spaziale, con particolare attenzione alla sua capacità di proteggere i componenti elettronici dalle radiazioni spaziali. Sebbene la scarsità di acqua e ossigeno possa ridurre il rischio di incendi e decomposizione, la vera sfida sarà determinare se il legno può fornire una protezione adeguata ai circuiti semi-conduttori dalle radiazioni nocive.
Se questo progetto avrà successo, potrebbe rivoluzionare la costruzione di abitazioni e infrastrutture su Marte, aprendo la strada a un futuro ecologico nelle esplorazioni spaziali e all'uso di materiali naturali nell’ambiente extraterrestre. Non resta che attendere i risultati dei test in orbita e scoprire se il legno potrà realmente giocare un ruolo cruciale nella conquista dello spazio.