Finanze

Ecco come cambia la Naspi dal 2025! Scopri tutte le novità!

2025-01-04

Autore: Giulia

A partire da gennaio 2025, i criteri per accedere alla Naspi, l’indennità di disoccupazione mensile per i lavoratori, subiscono importanti modifiche.

Queste novità sono state introdotte dalla recente legge di bilancio, e riguardano in particolare coloro che si sono dimessi volontariamente o hanno risolto consensualmente un contratto a tempo indeterminato nei dodici mesi precedenti.

Cosa è la Naspi?

La Naspi, istituita nel 2015, è un’indennità mensile destinata a lavoratori con contratto di lavoro subordinato che hanno perso involontariamente l'occupazione. Sono inclusi in questo gruppo anche:

- Apprendisti - Soci lavoratori di cooperative - Personale artistico - Dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni

Per ricevere la Naspi, è necessario soddisfare ulteriore requisiti come dimissioni per giusta causa o durante il periodo di maternità, risoluzione consensuale del contratto, o licenziamento.

Chi non può accedere alla Naspi?

Esistono però alcune eccezioni:

- Dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni - Operai agricoli a tempo determinato - Lavoratori extracomunitari con permesso stagionale - Lavoratori già in pensione - Titolari di assegno ordinario di invalidità.

Come fare per richiederla?

L’indennità non scatta automaticamente e deve essere richiesta dal diretto interessato entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. È possibile farlo esclusivamente online o tramite i patronati o i contact center dell’INPS. L’indennità spetta a partire dall'ottavo giorno successivo alla fine del contratto.

Quali sono le novità dal 2025?

La vera novità riguarda l’accesso alla Naspi: a partire dal 2025, sarà necessario aver accumulato almeno 13 settimane di contributi versati durante il periodo di lavoro per poterla richiedere, anche per chi si sia dimesso volontariamente. Senza questo requisito, non sarà possibile accedere all’indennità, tranne che in casi di dimissioni durante la maternità o per giusta causa.

Inoltre, dal primo gennaio 2025, l'importo della Naspi sarà rivalutato in base al tasso d'inflazione medio del 2024, con un aumento previsto di circa lo 0,8%.

Queste modifiche potrebbero avere un grande impatto su milioni di lavoratori italiani. Sei tra coloro che potrebbero essere interessati? Non perdere tempo e informati ora sulla tua situazione!