Diabete e bevande zuccherate: una crisi sanitaria globale
2025-01-08
Autore: Marco
Diabete e bevande zuccherate: una crisi sanitaria globale
I numeri che collegano il diabete al consumo di bevande zuccherate sono davvero allarmanti. Recenti studi mostrano che queste bibite, profondamente radicate nella nostra cultura alimentare, causano milioni di malati ogni anno.
Le bevande zuccherate, un tempo considerate innocue, si stanno rivelando tra i principali fattori di rischio per la salute pubblica. Si stima che contribuiscano a oltre 2,2 milioni di nuovi casi di diabete e a 1,1 milioni di malattie cardiovascolari a livello globale. La situazione è particolarmente grave nei Paesi in via di sviluppo, dove il consumo di bibite gassate, succhi di frutta zuccherati e energy drink cresce in modo esponenziale.
La rivista Nature Medicine ha recentemente pubblicato uno studio condotto dalla Tufts University, che mette in evidenza una preoccupante correlazione tra il consumo di bevande zuccherate e malattie gravi come il diabete di tipo 2 e le patologie cardiache. Analizzando i dati del 2020, il rapporto rivela che in America Latina e Africa il 24% dei nuovi casi di diabete di tipo 2 è attribuibile a questi prodotti zuccherati, un dato che deve farci riflettere.
In Italia, la situazione è altrettanto critica. Secondo il rapporto della Fondazione Aletheia “Malattie, Cibo e Salute”, il 46% della popolazione adulta è in sovrappeso; tra questi, il 34% ha un peso eccessivo e il 12% è obeso. Questo equivale a più di 23 milioni di adulti, e le statistiche sui bambini e gli adolescenti sono ugualmente preoccupanti, facendo presagire una continua crescita del problema.
Per affrontare questa emergenza, l'Italia ha proposto una "Sugar Tax", una tassa destinata ad aumentare il costo delle bevande zuccherate. La legge di Bilancio del 2020 ha subito l'inserimento di questa misura, ma l'entrata in vigore è stata continuamente rinviata. Ultimamente, la scadenza è stata fissata per luglio 2025, ma ci sono voci di ulteriori slittamenti.
La tassa prevede un'imposizione iniziale di 5 centesimi al litro, con l'obiettivo di arrivare a 13 centesimi nel tempo. Tuttavia, l'incertezza sulla sua attuazione dimostra quanto siano forti le pressioni dei gruppi industriali che dominano il mercato delle bibite. Questi colossi hanno una notevole influenza sulle decisioni politiche, come dimostrato dalla partnership tra Coca Cola e le Olimpiadi, un accordo controverso che ha sollevato appelli per una maggiore responsabilità da parte delle aziende produttrici.
È evidente che per contrastare la crisi del diabete e delle bevande zuccherate, è fondamentale unire le forze tra governi, esperti di salute pubblica e consumatori consapevoli. Solo una collaborazione efficace può portare a cambiamenti significativi nella salute della nostra popolazione e contribuire a un futuro più sano.