
Demenza: Attenzione ai segnali nascondono una malattia silenziosa
2025-03-25
Autore: Matteo
Una parte della mente che svanisce. La demenza non colpisce solo gli anziani, ma può iniziare a manifestarsi anche prima del previsto. Ignorare i segnali potrebbe avere conseguenze devastanti.
La ricerca scientifica ha evidenziato l'importanza di prestare attenzione a certi sintomi che possono essere indicativi di un declino cognitivo. Sintomi come confusione, sbalzi d'umore e problemi di memoria non vanno sottovalutati, soprattutto tra le donne che affrontano la menopausa. Questi segnali, spesso mal interpretati come normali cambiamenti ormonali, potrebbero nascondere problemi più gravi.
Uno studio recente condotto dall'Università di Calgary e pubblicato sulla rivista PLOS One ha rivelato dati sorprendenti: circa l'80% delle donne in menopausa sperimenta sintomi che possono aumentare il rischio di sviluppare demenza in età avanzata. Il lavoro ha coinvolto 896 donne in postmenopausa, analizzando le loro segnalazioni di sintomi perimenopausali e la loro funzione cognitiva.
I risultati indicano che le donne con un carico maggiore di sintomi menopausali evidenziano punteggi più alti in test cognitivi, suggerendo un declino maggiore nelle funzioni mentali. Secondo il dottor Zahinoor Ismail, principale autore della ricerca, è fondamentale monitorare non solo i cambiamenti cognitivi, ma anche quelli dell'umore e delle interazioni sociali durante e dopo la menopausa.
Un aspetto interessante da considerare è il ruolo della terapia ormonale. Anche se non è emersa una chiara correlazione tra terapie ormonali e miglioramento cognitivo, le donne che hanno assunto estrogeni durante la perimenopausa hanno riportato meno sintomi di compromissione comportamentale, suggerendo che ulteriori ricerche siano necessarie per esplorare questo potenziale legame.
È fondamentale notare che lo studio ha i suoi limiti, poiché viene effettuato in un singolo momento anziché seguire le partecipanti nel tempo. Pertanto, non è possibile stabilire con certezza un nesso causale diretto tra i sintomi e i rischi di demenza. Sarà necessario monitorare le partecipanti nel lungo termine e raccogliere dati biologici fondamentali per una comprensione più approfondita dell'impatto della menopausa sul rischio di demenza.
In aggiunta, studi futuri dovrebbero distinguere tra le diverse terapie ormonali per comprendere se alcuni trattamenti abbiano effetti collaterali diversi sulla salute cerebrale. Le scansioni cerebrali mostrano cambiamenti strutturali reali nelle donne in menopausa, suggerendo che i sintomi non possono essere considerati semplicemente normali segni dell'invecchiamento. È cruciale sensibilizzare l'opinione pubblica su questa problematica e incoraggiare una maggiore attenzione alla salute mentale, in modo da affrontare la demenza in modo più efficace.