Il Washington Post riporta che la strategia del prossimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sta per subire un cambio significativo. I nuovi piani tariffari si preannunciano come una mossa audace che potrebbe essere applicata a tutti i Paesi, ma si concentrerebbe su settori specifici considerati particolarmente sensibili per l'economia americana.

Tra i settori colpiti ci sono l'acciaio, un materiali strategico per molte industrie, le siringhe, in un momento in cui la domanda per forniture sanitarie è elevata a causa della pandemia, e i pannelli solari, che rappresentano un'importante frontiera nelle energie rinnovabili. Gli esperti avvertono che queste nuove tariffe potrebbero influenzare i costi di produzione, incidendo non solo sulle importazioni, ma anche sui prezzi al consumo.

Trump ha risposto con fermezza alle speculazioni sui suoi piani tariffari, dichiarando: «Non è vero che ridurrò la mia politica tariffaria, fake news». Con questa affermazione, il presidente sembra voler rassicurare i suoi sostenitori sul suo impegno a proteggere l'industria americana.

Intanto, nel settore della logistica, si registra un record di ordini di navi portacontainer, con Msc che si posiziona in cima. Tuttavia, esperti avvertono che esiste il rischio di un eccesso di offerta che potrebbe destabilizzare il mercato. Questa situazione complessa pone interrogativi su come l'economia globale si adatterà a queste nuove dinamiche commerciali e se gli Stati Uniti continueranno a mantenere un approccio così protezionista.