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Dazi USA sui farmaci: Un rischio per i pazienti italiani e il mercato globale

2025-04-09

Autore: Francesco

La tempesta perfetta nei farmaci: in arrivo i dazi USA

La notizia era nell’aria e ora sembra imminente: i dazi sui farmaci importati negli Stati Uniti stanno per diventare realtà. La reazione immediata dei mercati finanziari è stata di grande preoccupazione, estendendosi ben oltre i confini dell'Europa. Sono gli stessi americani a temere che tali tariffe possano tornare come un boomerang, danneggiando pazienti e ospedali.

Trump desidera rilanciare le industrie farmaceutiche americane

Durante il controverso annuncio al Giardino delle Rose della Casa Bianca, Trump ha chiarito: "Le aziende farmaceutiche torneranno a ruggire. Se non lo faranno, dovranno affrontare pesanti tasse". Ma mentre gli effetti collaterali di questa strategia possono colpire l’economia degli USA, è l’industria farmaceutica italiana a rischiare di subire il colpo più duro.

L'importanza dell'industria farmaceutica italiana per gli USA

Italia, insieme a India e Cina, è una delle principali fonti di principi attivi per i farmaci venduti negli Stati Uniti. Gli italiani forniscono ingredienti di alta qualità che alimentano un mercato florido, essenziale per le aziende statunitensi.

Farmaci italiani a rischio: quali potrebbero mancare?

I dati di IQVIA segnalano che vari farmaci cruciali, come quelli contro l’ipercolesterolemia e il diabete, potrebbero diventare rari negli Stati Uniti a seguito delle nuove restrizioni. Gli effetti delle tariffe non si limiterebbero agli Stati, ma ricadrebbero anche pesantemente sui pazienti.

Un mercato da miliardi: L'export farmaceutico italiano verso gli USA

Nel 2023, l'export italiano nel settore farmaceutico verso gli Stati Uniti ha raggiunto oltre 11 miliardi di euro, con 7,97 miliardi derivanti dalla vendita di farmaci. La maggior parte di questi prodotti è rivolta a consumatori privati, ma comprende anche prodotti critici per la ricerca. Le aziende italiane, come Chiesi e Recordati, si trovano al centro di questo mercato.

Le preoccupazioni di Andrea Mandelli

Virgilio Notizie ha intervistato Andrea Mandelli, presidente della Federazione Ordine Farmacisti Italiani, per capire meglio la situazione. Mandelli ha avvertito che i dazi non solo colpiranno l’export, ma creeranno anche difficoltà nell'approvvigionamento delle materie prime necessarie per la produzione.

Un futuro incerto per pazienti americani e italiani

Mandelli ha espresso preoccupazione per la possibile carenza di farmaci non solo negli USA, ma anche in Europa. "I farmaci sono beni essenziali e non beni di consumo. È fondamentale che ci siano alternative alle politiche restrittive".

Un potenziale aumento dei prezzi per i pazienti

Un dazio del 25% potrebbe tradursi in un aumento di quasi 1 dollaro per compressa. Per terapie oncologiche, i costi potrebbero aumentare esponenzialmente.

Conclusioni: un nuovo capitolo nella storia delle tariffe farmaceutiche

Rimane da vedere come si evolverà questa situazione senza precedenti. Le parole di Mandelli sottolineano un fatto: l’industria farmaceutica italiana è un'eccellenza che merita attenzione e protezione in questo periodo turbolento.