Finanze

Dazi, Orsini: l'UE deve rispondere compatta con un piano straordinario per l'industria e il lavoro

2025-04-03

Autore: Luca

Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha lanciato un appello urgente per far fronte alla sfida dei dazi imposti dagli Stati Uniti sotto l’amministrazione di Donald Trump, affermando che l'Europa deve agire in modo compatto. “Stiamo vivendo un momento straordinario che richiede decisioni straordinarie”, ha dichiarato, proponendo un piano che si articolerebbe in tre punti fondamentali: investimenti, sburocratizzazione per eliminare i dazi interni e recupero della competitività in settori chiave come l'energia.

La vice presidente di Confindustria per il Centro studi, Lucia Aleotti, ha sottolineato l'urgenza di misure straordinarie per supportare le aziende italiane: “Immaginiamo di implementare superammortamenti del 120-130% su tutti gli investimenti produttivi, oppure crediti d'imposta per sostenere le imprese nel momento delicato attuale.”

Le previsioni sull'impatto economico dei dazi sono preoccupanti. Secondo le analisi di Confindustria e Svimez, si stima una perdita fino allo 0,2% del PIL e oltre 50mila posti di lavoro a rischio. I settori più vulnerabili includono bevande, farmaceutica e automotive, soprattutto nelle regioni con forte esposizione all’export verso gli Stati Uniti, come Lombardia ed Emilia-Romagna.

In particolare, il settore agroalimentare rischia di subire danni ingenti. Il dazio del 20% sui prodotti alimentari Made in Italy potrebbe tradursi in 1,6 miliardi di euro in più per i consumatori americani e un calo delle vendite per le imprese italiane. Mario Serpillo, presidente dell’Unione Coltivatori Italiani, ha stimato che l'impatto economico generale potrebbe oscillare tra i 4 e i 7 miliardi di euro, danneggiando in particolare il settore del vino e del formaggio come il parmigiano reggiano.

Nel settore del vino, i dazi potrebbero far crollare i ricavi di circa 323 milioni di euro all'anno. Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti, ha esortato a esplorare nuovi mercati, come il Sud America e l’Asia, per mitigare il danno. Nonostante i dazi, molti operatori americani sono attesi a Vinitaly, il che dimostra la resilienza del settore.

Infine, i dazi non solo avranno un impatto sull'export italiano verso gli Usa, ma potrebbero anche riflettersi sull'inflazione interna, facendo lievitare i prezzi al dettaglio per le famiglie italiane. Il Codacons prevede possibili aumenti che potrebbero arrivare fino a 4,2 miliardi di euro, influenzando ulteriormente la spesa dei consumatori e costringendo a maggiori sacrifici economici.

È evidente che le misure a cui sta lavorando l'UE saranno fondamentali per proteggere le aziende europee e il conseguente impatto sui posti di lavoro. Una risposta coesa e strategica è più che mai necessaria per navigare in queste acque tempestose.