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Dazi: le ultime notizie in tempo reale | Borse europee in forte crescita, Wall Street in positivo. Ue: «Bazooka pronto»

2025-04-08

Autore: Francesco

Le Borse europee chiudono in forte rialzo, grazie alle speranze di negoziati sui dazi, dopo che l'amministrazione statunitense ha mostrato disponibilità a discutere con il Giappone. Dopo tre sessioni difficili, caratterizzate dal crollo più grande degli ultimi cinque anni, gli indici finanziari del Vecchio Continente chiudono con un incremento di oltre il 2%. Milano ha registrato un aumento del 2,49%, seguita da Francoforte e Parigi con rispettivi incrementi del 2,48% e 2,50%. Londra ha visto una crescita del 2,71%. Tuttavia, gli analisti avvertono che persiste un certo grado di volatilità, a causa dell'incertezza riguardo all'evoluzione della guerra commerciale lanciata da Trump. Tra i titoli in evidenza, Thales ha guadagnato il 6,06%, Safran il 5,66%, e Saint-Gobain il 4,11%. A Londra, Glencore ha registrato un incremento del 4,78%, mentre Thyssenkrupp a Francoforte ha visto un aumento del 5,46%.

In Italia, Leonardo ha guidato la crescita con un impressionante +7,45%, seguita da Unipol a +7,25%. I mercati sembrano aver ripreso fiducia mentre ci si interroga su come affrontare l'escalation delle tensioni commerciali globali. Nonostante le speranze, la Casa Bianca ha smentito la possibilità di una pausa sui dazi, confermando che Trump continua a difendere la sua politica. Il comparto bancario si è dimostrato positivo, con Mediolanum in testa a +5,37%, e Generali che ha chiuso a +3,58%. Tra i pochi in calo, Stellantis ha chiuso a -0,84%.

Il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, ha sottolineato che siamo di fronte a un cambio di paradigma economico a causa dei dazi americani, che stanno provocando incertezza a livello globale. Ha affermato che l’aumento dei dazi potrebbe portare a maggiore frammentazione, minore crescita e più inflazione, cambiando così le dinamiche commerciali e i flussi di capitale.

La situazione è complicata, con i mercati che hanno visto una reazione di avversione al rischio, evidenziata dalla caduta dei rendimenti obbligazionari. In risposta alla pressione volumetrica, il dollaro ha mostrato un deprezzamento inusuale, segno di una diversificazione in atto tra gli investitori. De Guindos avverte che la principale preoccupazione resta non tanto l'attuale ondata di dazi quanto il rischio di una possibile seconda, che potrebbe dar vita a una guerra commerciale totale.

Intanto, la tensione continua anche in America, dove Trump ha minacciato ulteriori dazi sulla Cina, in risposta alle rivendicazioni di Pechino riguardo alle sue misure tariffarie. In questo contesto, la Commissione europea ha già preparato un piano di controdazi del 25% su beni americani, tra cui prodotti iconici come le Harley-Davidson e i jeans Levi’s. La lista iniziale è stata ridimensionata in risposta alle minacce di contromisure americane.

Infine, la premier italiana Giorgia Meloni sta elaborando una strategia antidazi e oggi si svolgerà un summit con le categorie più colpite dai nuovi dazi, con l’obiettivo di rassicurare le imprese sul supporto governativo. Mentre il caos nelle borse continua a dominare le prime pagine, i leader politici e gli economisti si preparano a prendere decisioni cruciali che potrebbero ridefinire il futuro commerciale dell'Europa e degli Stati Uniti.