
Dazi e inflazione: La Fed conferma la sua politica restrittiva sui tassi per marzo
2025-03-17
Autore: Alessandra
Dopo la riunione del Federal Open Market Committee (FOMC) a gennaio, la Fed ha segnalato l'intenzione di mantenere una seconda pausa consecutiva sui tassi di interesse a marzo. Questa decisione è stata influenzata da un'inflazione core al di sopra dell'obiettivo del 2%, che ha toccato il 2,6% anno su anno a gennaio, insieme a un'aspettativa di inflazione in aumento secondo le indagini sulla fiducia di consumatori e imprese. A contribuire a questa situazione sono stati anche i rialzi dei dazi imposti dall'amministrazione Trump.
François Rimeu, Senior Strategist di Crédit Mutuel Asset Management, prevede che la Fed manterrà il tasso di riferimento invariato, collocato attualmente nell'intervallo tra il 4,25% e il 4,50%.
Fed verso una politica restrittiva
Rimeu evidenzia che il presidente Jerome Powell ribadirà come l'attuale politica monetaria della banca centrale sia ben strutturata per rispettare il suo duplice mandato di stabilità dei prezzi e piena occupazione. In un contesto di elevata incertezza dovuta alle riforme economiche promosse dalla nuova amministrazione statunitense su temi quali commercio, immigrazione e politica fiscale, Powell sottolineerà l'importanza di essere cauti riguardo a futuri tagli dei tassi, in quanto potrebbero innescare un'ulteriore crescita dei prezzi.
L'impatto dei dazi sull'inflazione
Secondo l'analista, Powell cercherà di rassicurare i mercati finanziari mantenendo aperta la possibilità di un eventuale abbassamento dei tassi durante l'anno, in relazione alle prospettive della Fed per un'inflazione che potrebbe avvicinarsi al 2%. Tuttavia, questo processo potrebbe richiedere più tempo del previsto. Egli metterà in evidenza che gli aumenti dei dazi potrebbero causare rialzi temporanei nei prezzi al consumo, ma la Fed ha bisogno di una maggiore chiarezza riguardo alla loro portata e tempistiche.
Risultati attesi e possibilità di intervento
Con il panorama economico ancora instabile, gli investitori stanno seguendo attentamente le dichiarazioni della Fed. Se l'inflazione continua a superare le aspettative, ci si potrebbe aspettare che la Fed prenda in considerazione interventi più aggressivi. Tuttavia, ciò dipenderà fortemente dalle capacità del governo di gestire le tensioni commerciali e i costi crescenti per i consumatori, condizioni che potrebbero influire sulla direzione futura della politica monetaria. La Fed rimane quindi in una posizione delicata, bilanciando i rischi di stagnazione economica con la necessità di tenere sotto controllo l'inflazione.