
Dazi e incertezze: l'analisi di Paolo Collini su un disastro annunciato
2025-04-09
Autore: Maria
La tempesta delle borse e i timori globali
TRENTO. In questi giorni, il mondo sta vivendo un'onda anomala di ansia economica. Le borse sono a picco, scosse da una serie di annunci sui dazi e da tensioni geopolitiche che sembrano non avere fine. Investitori, aziende e cittadini sono appesi a un filo, in attesa che qualcosa cambi.
Un disastro voluto?
Paolo Collini, economista e già rettore dell’Università di Trento, non usa mezzi termini: "Oggi siamo di fronte a un autentico disastro". I mercati azionari, seguiti da una crescente incertezza, fanno temere il peggio per l'economia globale: "La guerra doganale scatenata da Trump ha innescato una reazione a catena con effetti negativi inevitabili".
La globalizzazione e la percezione del declino
Collini si sofferma sulle dinamiche della globalizzazione: negli ultimi decenni, il commercio internazionale ha visto una grande apertura, con una riduzione dei dazi che ha portato a una certa crescita economica. Ma ora, mentre alcuni Paesi prosperano, la classe media di Stati Uniti e Italia sente di aver perso terreno.
L'america in crisi
I segnali di crisi non si limitano agli Stati Uniti. Collini osserva come la leadership americana, un tempo indiscussa, stia perdendo la sua lucentezza: "Con un deficit annuo del 7% e debiti enormi, anche gli Usa sono in difficoltà, nonostante il dollaro sia ancora la prima moneta di riserva mondiale".
Tensioni con l'Europa
Inoltre, le tensioni tra Trump e l'Unione Europea sono palpabili: "Gli Usa sostengono gran parte delle spese per la Nato, e oggi si sentono in diritto di rivalutare questo equilibrio".
Il metodo Trump: caos strategico?
E il 'metodo Trump'? Collini avverte: "La sua imprevedibilità è spaventosa. Trump lancia i dazi come fosse una bomba, cercando di forzare le trattative. La domanda è: usa davvero i dazi come strumento economico o sono solo un’arma politica?".
Chi perde di più?
Il disastro di questa guerra commerciale potrebbe colpire soprattutto gli Stati Uniti, dove l'Inflazione è dietro l'angolo e il potere d'acquisto degli americani sta per ridursi drasticamente. Collini non esita: "In questa follia, nessuno vince".
Un futuro incerto
Infine, l'economista si interroga sulla credibilità degli Stati Uniti: "Dopo tutto quello che è successo, chi può considerare Trump un partner affidabile in eventuali trattative future?" La conclusione è chiara: l'era Trump potrebbe segnare non solo un cambiamento nella geopolitica, ma anche un duraturo passaggio verso una nuova era di incertezze.