Daniele Capezzone: la sinistra e le sue ossessioni quotidiane
2025-01-08
Autore: Sofia
Siamo tornati con "Occhio al Caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima curata da Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero. Oggi ci concentriamo su due figure emblematiche: Donald Trump e Elon Musk, le nuove ossessioni della sinistra, mentre Benito Mussolini resta la "vecchia ossessione".
Capezzone esordisce con un'analisi pungente: "È il giorno dei pensieri fissi e dei disturbi ossessivo-compulsivi della sinistra. Partiamo da Trump e dal suo recente discorso a Mar-a-Lago, decisamente con toni forti. Dobbiamo considerarne il significato, pur non prendendo tutto alla lettera. Ma gli oppositori non riescono a distaccarsi, e si domandano: ‘Che cosa succederà con Groenlandia e Panama?’".
La conversazione si sposta poi su Elon Musk: "La sinistra ha avuto un brutto colpo quando la Ue ha accolto Starlink, la piattaforma di Musk. A complicare le cose, anche il fatto che Mark Zuckerberg, un tempo considerato l'eroe dei critici di Musk, ha adottato l'agenda Trump-Musk, abbandonando il sistema di censura che Facebook aveva attuato. E ora? Crisi isterica nei loro ranghi!"
Capezzone non si ferma qui e aggiunge una nota di sarcasmo: "Oggi è difficile trovare qualcuno che accusi Musk, a parte Steve Bannon. Ma, ci siamo chiesti: come mai un uomo considerato il 'cattivo' del gioco viene utile come testimone contro Musk, che ora è etichettato come il 'nuovo nemico'? La sinistra sente il bisogno di un nuovo 'cavaliere bianco' per affrontare questa crisi. Alcuni come Monica Guerzoni sul Corriere e Ilario Lombardo sulla Stampa, invocano Sergio Mattarella come possibile figura salvifica. La battaglia continua!"
Infine, Capezzone menziona il ritorno dell'ambasciatore Elisabetta Belloni, che ha recentemente lasciato il Dis e riemerge sulle pagine del Corsera, dove si esprime in toni difensivi. La politica è in fermento e le ossessioni intellettuali della sinistra sono più vive che mai. In un panorama complesso come quello attuale, ci si chiede: chi avrà l'ultima parola? La risposta, come sempre, è avvolta nel mistero.