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"Se Sinner perde con la WADA, rischia un anno di squalifica"

2025-01-07

Autore: Sofia

La situazione di Jannik Sinner si complica sempre di più. Dopo una giornata di esibizione a Melbourne contro Alexei Popyrin, in preparazione agli Australian Open che si svolgeranno dal 12 al 26 gennaio, il campione italiano si trova al centro di una battaglia legale con la WADA (World Anti-Doping Agency). L'agenzia antidoping ha fatto ricorso al TAS (Tribunale Arbitrale Sportivo) dopo che Sinner era stato completamente scagionato da un Tribunale Indipendente in merito all'uso di Clostebol lo scorso agosto.

Karen Moorhouse, CEO dell'ITIA (International Tennis Integrity Agency), ha espresso preoccupazione su come possa evolvere la situazione. In caso di una decisione sfavorevole per Sinner, il tennista potrebbe affrontare una sospensione di almeno 12 mesi, un rischio notevole che potrebbe compromettere la sua carriera.

"A differenza del caso di Iga Swiatek, dove era dimostrabile che il prodotto era contaminato, nel caso di Sinner non possiamo affermarlo", ha dichiarato Moorhouse. Il Trofodermin, usato dal suo fisioterapista Giacomo Naldi, conteneva un principio attivo vietato, rendendo la situazione più complessa. Le conseguenze per Sinner potrebbero variare: se dovesse perdere il ricorso, la sospensione potrebbe arrivare fino a due anni, mentre se la responsabilità fosse mitigata, potrebbe essere ridotta a un minimo di un anno.

Moorhouse ha sottolineato l'importanza di come la WADA stia contestando il fatto che Sinner non avesse colpa o negligenza, mettendo in discussione le conclusioni precedenti. Questa battaglia legale non solo mette a rischio la carriera del giovane tennista, ma solleva anche interrogativi sul sistema antidoping nel tennis e su come vengono gestiti questi casi delicati. La comunità sportiva, i fan e gli esperti continuano a seguire con trepidazione le evoluzioni della vicenda che potrebbe cambiare la traiettoria futura di Sinner. La prossima udienza è attesa con ansia, e le conseguenze potrebbero essere devastanti per il numero uno del mondo.