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Da trionfo a adattamento: il nuovo volto della strategia di Zelensky e la triste realtà della sconfitta ucraina

2024-11-16

Autore: Matteo

La situazione in Ucraina sta evolvendo in modo drammatico, e l'accettazione della dura realtà di non poter vincere la guerra contro la Russia comincia a farsi sentire. Con l'elezione di Donald Trump, le speranze di una rapida vittoria ucraina sembrano svanire, alimentando i timori di un disimpegno degli Stati Uniti dalla crisi.

Il progetto originale di Zelensky, noto come “piano per la vittoria”, ha subito una trasformazione in un “piano di resilienza” composto da dieci punti. Questo cambiamento di linguaggio evidenzia la gravità della situazione, ora anche a livello diplomatico. La nuova strategia, ufficialmente presentata la scorsa settimana, si concentra su questioni cruciali quali la sicurezza sociale, la stabilità economica e la preservazione della cultura ucraina, riconoscendo implicitamente la minaccia di una possibile russificazione di ampie aree del Paese.

Il “piano di resilienza” include componenti riguardanti il fronte militare e il complesso militare-industriale, ma allo stesso tempo si proietta verso il futuro, abbandonando la retorica bellicosa a favore di un approccio più pragmatico. Zelensky ha assegnato al nuovo piano un'importanza indiscutibile: "Ogni ucraino sogna di porre fine a questa guerra in un modo che sia giusto per l'Ucraina, e noi stiamo lavorando per raggiungere questo obiettivo".

Gli eventi geopolitici stanno anche influenzando le dinamiche interne. Con la presidenza di Trump, la Russia diventa un interlocutore da riconsiderare, un factore nel dialogo con l'Occidente, portando a pressioni per un cessate il fuoco. Se da un lato Putin resta un avversario, dall'altro molti temono che i negoziati possano sfavorire l'Ucraina, con Mosca che punta a ottenere garanzie sul riconoscimento delle aree occupate.

La rilevanza della crisi demografica si fa sentire in modo preoccupante. Dopo anni di conflitto, la popolazione ucraina è diminuita drasticamente, contribuendo a un futuro sempre più incerto. Attualmente, il Paese è abitato da circa 29 milioni di persone, un calo significativamente rispetto ai 48,5 milioni del 2001. La mobilitazione ha ridotto drasticamente il numero di uomini disponibili per il servizio, mentre la natalità sta raggiungendo minimi storici.

Il consiglio di Zelensky ha confermato l’intenzione di apportare cambiamenti significativi alle strategie politiche e militari, con proposte di sviluppo economico legate a nuove alleanze e presunti acquisti di tecnologie. Tuttavia, le voci contro di lui si fanno sempre più forti, indicando che qualsiasi piano dovrà necessariamente tener conto dell'equilibrio delicato delle forze in campo. La Russia non è intenzionata a fare concessioni senza garanzie concrete.

Nonostante le difficoltà, l'Ucraina continua a ricevere un supporto sostanziale da parte della comunità internazionale, con numerosi paesi pronti ad inviare aiuti militari e umanitari. L'Unione Europea, in particolare, ha promesso un aumento significativo delle risorse destinate alla ricostruzione e alla stabilizzazione del Paese. Tuttavia, per molte parti della popolazione, la guerra ha un costo soprattutto umano, con centinaia di migliaia di rifugiati e una crisi economica che morde. Mentre si preparano le nuove strategie e piani, il destino dell'Ucraina rimane incerto, e le preoccupazioni per il futuro continuano a crescere.