Recentemente, il liceo scientifico “G. Aselli” ha concluso un'esperienza straordinaria per gli studenti delle classi quinte. Durante il mese di gennaio, Miss Keenan Fronhofer, studentessa senior in Biologia e Meccanica presso il prestigioso MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston, ha tenuto lezioni CLIL di Scienze. Questa iniziativa è stata parte del progetto GTL (Global Teaching Laboratories), e ha contraddistinto un'importante forma di peer education internazionale.

Durante le sue tre settimane di insegnamento, Miss Keenan ha introdotto gli studenti a tematiche scientifiche di grande rilevanza, quali il “DNA ricombinante” e “OGM: Formazione, Utilizzo, Etica”, affrontando anche le relative implicazioni etiche. Gli studenti, attraverso un approccio accademico innovativo, hanno potuto partecipare a lezioni interattive caratterizzate da problem solving e lavori di gruppo, che hanno stimolato un costante scambio di idee e domande con la giovane docente.

Non solo un'insegnante, ma anche una fonte di ispirazione: Miss Keenan ha condiviso preziosi consigli sulla vita universitaria, incoraggiando i ragazzi ad considerare il MIT per la loro futura formazione accademica. La sua disponibilità ha permesso agli studenti di interagire in momenti extra-scolastici, migliorando le loro competenze in inglese e permettendo loro di discutere sogni e aspirazioni per il futuro professionale.

Alla fine di questo intenso percorso, il Dirigente Alberto Ferrari, assieme ai docenti responsabili del progetto, Professoresse Grazia Maria Rubini (Inglese) e Andrea Zatta (Scienze), ha organizzato una cerimonia di saluto per Miss Keenan presso l'Aula Magna del liceo, il 24 gennaio. La stima e gratitudine da parte di studenti e insegnanti è stata palpabile, riconoscendo la professionalità che ha contraddistinto l'insegnamento della studentessa americana. Un caloroso ringraziamento è andato anche a Edoardo Rinaldi (5C LIC) e alla sua famiglia, che hanno ospitato Miss Keenan durante il suo soggiorno in Italia.

Keenan ha condiviso il suo entusiasmo per Cremona, affermando: “Mi è piaciuta molto la mia città, è molto carina e ha tanti ristoranti e negozi per me… Ho trovato interessante la storia della mia città, soprattutto il settore della liuteria.” L'uso dell'aggettivo “my” trasmette il senso di appartenenza e affetto che ha provato durante la sua permanenza. La speranza è che anche per qualcun altro, un giorno, il MIT di Boston possa diventare una realtà accessibile, dimostrando che ciò che può sembrare irraggiungibile è, in realtà, alla portata delle nuove generazioni, pronte a esplorare orizzonti sempre più ampi nel mondo delle professioni e della conoscenza.

Infine, l'esperienza non solo ha arricchito le conoscenze scientifiche degli studenti, ma ha anche creato un legame tra due culture diverse, dimostrando come l'istruzione internazionale possa ispirare e trasformare le vite.