Crollo delle Borse europee: il futuro rimane incerto con la Federal Reserve
2025-01-13
Autore: Giulia
Inizio di settimana difficile per le Borse europee, che continuano a scivolare dopo un avvio incerto. L'andamento dei mercati è influenzato dalla previsione di una Federal Reserve meno incline a tagliare i tassi di interesse ulteriormente, dopo i dati positivi sul mercato del lavoro americano, che evidenziano la resilienza dell'economia statunitense.
L'impatto di questa situazione si fa sentire anche sui mercati asiatici, dove l'indice Msci della regione sta subendo il suo quarto ribasso consecutivo dell'anno, registrando un calo complessivo del -3%. In assenza di scambi a Tokyo, a causa delle festività, anche i listini cinesi sono in calo. Nonostante l'ottima performance dell'export che ha registrato numeri record nel 2023, gli investitori nutrono preoccupazioni riguardo a possibili nuovi dazi commerciali dopo l'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Nel frattempo, a Milano, il FTSE MIB, il CAC 40 di Parigi, il DAX 40 di Francoforte, l'IBEX 35 di Madrid, l'AEX di Amsterdam, e il FT-SE 100 di Londra si trovano tutti in territorio negativo.
A Milano, i titoli di Eni e Telecom Italia stanno performando bene, mentre Stmicroelectronics fatica ancora. Eni ha beneficiato dell'aumento del prezzo del greggio a seguito delle nuove sanzioni imposte dagli Stati Uniti alla Russia. Buone notizie anche per Telecom Italia e Banca Popolare dell'Emilia Romagna. Inoltre, Amplifon ha visto una raccomandazione positiva da parte degli analisti di Intermonte, che hanno alzato il giudizio a "outperform". Tuttavia, Stmicroelectronics è scesa a causa delle aspettative pessimistiche espresse da Banca Akros riguardo a una ripresa programmata solo nel secondo semestre dell’anno. Questo calo è aggravato dalla diminuzione dei titoli tecnologici a Wall Street, dove il Nasdaq ha ceduto il 2,3% nella settimana scorsa.
Rimanendo sul tema dei mercati obbligazionari, i rendimenti nell'Eurozona sono in aumento nella prima parte della settimana. I dati sul mercato del lavoro statunitense hanno spinto gli investitori a vendere titoli di Stato, riducendo così la necessità di un intervento significativo da parte della Federal Reserve sui tassi di interesse. Attualmente, i mercati prezzano un solo possibile taglio dei tassi nel 2025. Il rendimento del BTp decennale è salito al 3,81%, con lo spread stabile a 121 punti, confermando la chiusura di venerdì. A breve, ci sarà un’asta BTp da parte del Tesoro italiano, insieme a un collocamento atteso per 3 miliardi di euro da parte della Bundesbank in titoli a 2 anni.
Nel mercato valutario, il dollaro statunitense si trova ai massimi dell'ultimo biennio nei confronti delle altre valute principali. L'euro scambia a 1,0208, cedendo terreno rispetto a venerdì. Inoltre, la sterlina continua a deprezzarsi, riflettendo le preoccupazioni per l'economia britannica: attualmente vale 1,2129 dollari, ai minimi da novembre 2023, ed è scambiata a 0,8419 per un euro.