Nazionale

Crisi Occupazionale in Italia: I Sindacati Contro Beko dopo il Tavolo Ministeriale

2025-03-28

Autore: Giulia

I sindacati sono in una battaglia accesa contro Beko dopo il recente tavolo ministeriale tenutosi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Le trattative, che avrebbero dovuto cercare un accordo tra i rappresentanti dei lavoratori e la multinazionale turca, si sono concluse con risultati deludenti. Le sigle sindacali segnalano un numero eccessivo di esuberi, mancando anche incentivi accettabili per l'uscita dei lavoratori.

Beko, che ha acquisito gli stabilimenti della Whirlpool in Europa, sta razionalizzando la propria produzione integrandola con quella del colosso Arçelik. Questo processo implica però la drastica riduzione del personale e la chiusura di stabilimenti, con un impatto significativo sull'occupazione in Italia.

Esuberi Record: I Sindacati Non Ci Stanno

In un comunicato pubblico, le organizzazioni sindacali hanno espresso il loro disappunto riguardo alle proposte di riduzione dei livelli di esubero che, secondo loro, non sono sufficientemente soddisfacenti. Gli esuberi sono infatti stati ridotti solo da 678 a 500 nelle funzioni di staff e di ricerca, con 270 attesi in Lombardia, 210 a Fabriano e 20 in altri stabilimenti. Nel complesso, in Italia si stimano ancora 1.284 esuberi, con 312 a Cassinetta, 64 a Melano, 80 a Comunanza, 40 a Carinaro e 288 a Siena. Quest'ultimo sito dovrà chiudere entro la fine dell’anno, e non è stata prospettata una soluzione alternativa per i lavoratori.

Fabriano: Un Punto critico per la Regione

La situazione all'interno dello stabilimento di Fabriano è particolarmente allarmante. La sindaca, Daniela Ghergo, ha espresso le sue preoccupazioni: “I risultati dell’ultimo tavolo ministeriale sono deludenti e inaccettabili. Per le Marche, in particolare per Fabriano, la situazione è critica.” In tutte le Marche, infatti, i licenziamenti potrebbero raggiungere le 350 unità anche dopo le ultime trattative. La sindaca ha anche menzionato la possibilità di un'intervento del Golden Power, legge che consente al governo di bloccare trattative che coinvolgono aziende strategiche per il paese.

Silenzio Istituzionale Sconcertante

Ghergo ha criticato il silenzio assordante delle istituzioni regionali e nazionali e ha chiesto una reazione prima del prossimo incontro previsto per il 2 aprile. “Ci aspettiamo un’immediata iniziativa volta a salvaguardare i posti di lavoro degli operai, impiegati e nei centri di ricerca, essenziali per il futuro del settore elettrodomestico” ha dichiarato.

Il Destino Incerto dello Stabilimento di Siena

Un altro fattore di preoccupazione è la chiusura dello stabilimento di Siena. Questa decisione, già certa, comporterà la perdita del lavoro per 288 dipendenti, senza però opzioni di reinserimento all'interno della stessa azienda. Si prevede che i lavoratori abbiano a disposizione inizialmente coperture di ammortizzatori sociali.

La situazione attuale è critico ed essenziale, e la lotta dei sindacati per proteggere i diritti dei lavoratori è più viva che mai. I prossimi eventi saranno decisivi per il futuro della produzione e dell'occupazione in Italia.