Negli ultimi giorni, la situazione della sanità in Sardegna è esplosa in un clima di forte tensione politica. "È ufficiale, il nostro Servizio Sanitario Regionale non riesce più a garantire la salute dei Sardi", afferma un esponente del Psi, riservando un duro attacco all’assessore Bartolazzi. Nell'era di quelli che vengono considerati i 'campioni' della risoluzione dei problemi, Bartolazzi ha deluso profondamente. "Dopo le esperienze di Nieddu e Doria, avevamo sperato in un cambiamento. Ma ora ci siamo risvegliati da un sogno per piombare in un incubo", ha continuato la fonte.

Con nove mesi di gestione alle spalle, il 'Gigi Riva della sanità' non ha prodotto risultati tangibili, nemmeno un'idea chiara su come affrontare la crisi attuale. Le critiche continuano ad accumularsi: "Non è sufficiente promuovere 115 delibere senza un progetto coerente per risolvere i problemi reali. Le delibere devono corrispondere a un programma organico e non possono essere viste come meri atti amministrativi autonomi", osservano i socialisti.

La presidente della regione, Todde, si difende affermando che il suo team lavora instancabilmente, ma per i suoi critici questo non basta: "È come un soldato che marcia su un punto fermo, suda e si sforza, ma non avanza nemmeno di un centimetro". I socialisti rimarcano la necessità di un confronto concreto con i partiti che hanno sostenuto Todde, richiedendo un dialogo che si è rivelato finora assente.

La situazione si complica ulteriormente con la crescente insoddisfazione della popolazione sarda riguardo ai servizi sanitari, tra tumulti nelle strutture e carenze nei servizi. La pressione crescente che si esercita sulla giunta potrebbe portare a scosse politiche significative nei prossimi giorni. La domanda ora è: Bartolazzi riuscirà a rispondere a queste accuse e a trovare una via d'uscita da questa crisi senza precedenti? Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti!