L'ex presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla crisi politica che ha colpito l'isola, in particolare dopo l'assenza di Alessandra Todde, attuale presidente e rappresentante del Movimento 5 Stelle. In un'intervista all'AdnKronos, Solinas ha commentato come la situazione stia minando l'immagine di competenza e legalità che Todde e il M5S avevano cercato di promuovere.

Solinas ha evidenziato il possibile tentativo di aggirare le normative elettorali, indicando come potrebbero esserci gravi irregolarità tra i finanziamenti e le spese reali del partito. "Se venisse confermato un uso improprio dei fondi, saremo di fronte a metodi politici davvero discutibili", ha dichiarato, sottolineando la necessità di una chiara responsabilità e trasparenza da parte di chi governa.

A livello giuridico, Solinas ha spiegato che le leggi elettorali sono molto rigorose e che la mancata designazione di un mandatario elettorale è un errore grave che potrebbe portare alla decadenza di Todde dalla carica. Inoltre, ha enfatizzato come il sistema di controllo delle elezioni, istituito dopo Tangentopoli nel 1993, debba essere rispettato senza eccezioni o confusioni.

Nonostante le complicazioni legate all'attuale quadro legislativo, Solinas ha proposto che si faccia riferimento all'articolo 50 dello Statuto speciale della Sardegna per gestire il possibile scioglimento anticipato del Consiglio Regionale. Quest'articolo prevede la nomina di una Commissione che sovraintenda all'ordinaria amministrazione fino alle nuove elezioni, le quali dovrebbero svolgersi entro tre mesi dallo scioglimento.

"La Sardegna si trova in un momento critico e un'adeguata risposta politica è urgente", ha concluso Solinas, invitando tutte le forze politiche, dalla sinistra alla destra, a riflettere seriamente sulla necessità di nuove elezioni per risolvere la crisi e ripristinare la stabilità nell'isola.