Corruzione nella sanità: 10 arresti alla Asl di Bari per appalti truccati! Scopri i nomi implicati
2024-11-12
Autore: Luca
BARI - Un'incredibile rete di corruzione è emersa negli appalti di manutenzione degli ospedali della Asl di Bari, dove diversi imprenditori avrebbero ricevuto contratti in cambio di regali e vantaggi illeciti. Al centro dell'inchiesta c'è Nicola Sansolini, 64 anni, ingegnere e direttore dell'Area tecnica della Asl, accusato di aver orchestrato il sistema corruttivo con la complicità di altri due dipendenti e diversi imprenditori, tra cui spicca Giovanni Crisanti, 67 anni, di Bari.
La Procura di Bari ha ottenuto un'ordinanza di custodia cautelare per dieci individui, tra cui dirigenti e funzionari della sanità, tutti accusati di far parte di un'associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al falso. In totale, 17 persone risultano indagate, e l'inchiesta è iniziata grazie a intercettazioni in un fascicolo legato all'ospedale Covid della Fiera del Levante.
Tra le accuse mosse, si sottolinea che queste pratiche illecite sarebbero andate avanti dal 2021 fino ad agosto 2024. Secondo i documenti dell'indagine, gli indagati avevano pianificato una gestione irregolare dei lavori pubblici, contravvenendo al Testo Unico sugli appalti. Il giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Ronzino, ha descritto la situazione come un «mercimonio della funzione pubblica» all'interno delle unità operative di Ingegneria Clinica ed Edilizia Sanitaria.
L'inchiesta, condotta dal procuratore Roberto Rossi e dalla PM Savina Toscani, è stata affidata al Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, che ha eseguito numerose perquisizioni presso gli uffici interessati. Questo scandalo non è nuovo per alcuni dei coinvolti, in quanto già in passato erano stati indagati per questioni simili legate alla sanità.
NOMI DEGLI ARRESTATI: IN CARCERE OLTRE ALLA DIRIGENZA
Tra gli arrestati spiccano Sansolini, Iacobellis, e Sciannimanico, mentre altri sono stati messi agli arresti domiciliari, come Paola Andriani, moglie di Iacobellis. Altri imprenditori coinvolti includono Ignazio Gadaleta, 52 anni, di Molfetta, e Nicola Minafra, 46 anni, di Ruvo. A piede libero ci sono nomi noti come Donato Mottola, Rocco Ianora e Federica Samela, tra gli altri.
Questo clamoroso scandalo segna un capitolo oscuro della gestione della sanità in Puglia e solleva interrogativi sul futuro degli appalti pubblici e sull'affidabilità delle istituzioni. La comunità è in attesa di sviluppi, ma una cosa è certa: l'operazione sta rivelando solo la punta dell'iceberg in un sistema che potrebbe essere molto più ampio.