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Commissione Ue: Scopri chi comanda davvero e chi rischia tutto! | Milena Gabanelli

2024-11-04

Autore: Maria

Le cariche più importanti

Teresa Ribera Rodríguez, spagnola, 55 anni, del partito socialista, è una figura chiave all'interno della nuova Commissione Europea. Vicepremier nel governo Sánchez ed ex ministro della Transizione, Ribera è stata nominata vicepresidente esecutiva per una Transizione pulita, giusta e competitiva, e ha anche la responsabilità del portafoglio alla Concorrenza. Questo le conferirà un notevole potere nell'Antitrust Ue, dove dovrà aggiornare le regole sulla concorrenza europea, affrontando le sfide poste dalle fusioni e dagli aiuti di Stato. Inoltre, sarà cruciale la sua collaborazione con i commissari al Clima, all'Ambiente e all'Energia, che sono esponenti del Ppe e del partito socialista, creando una sinergia necessaria per una transizione ecologica efficace.

Stéphane Séjourné, francese, 39 anni, è un altro leader affermato. Ex ministro e liberale macroniano, ha guidato il gruppo Renew Europe al Parlamento europeo. Come vicepresidente esecutivo per la Prosperità e strategia industriale, avrà l'incarico di far crescere il nuovo Fondo per la competitività Ue, in un momento in cui il recupero della competitività dell’industria europea è una priorità urgente, con tensioni globali senza precedenti.

Kaja Kallas, ex premier estone, figura caratterizzata da una forte leadership. È la prima alta rappresentante Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, dopo essere stata messa nella lista dei ricercati da Mosca. Gli scandali in cui è stata coinvolta, tra cui quello legato alla sua società di logistica, sollevano interrogativi su come gestirà la diplomazia europea, soprattutto in un momento delicato come quello attuale.

Raffaele Fitto, italiano di 55 anni e conservatore, ha la responsabilità della politica di Coesione e riforme. I suoi compiti includeranno la supervisione della politica agricola e dei settori della pesca, con una particolare attenzione all'attuazione del Pnrr. Tuttavia, la sua nomina ha sollevato resistenze da parte dei Verdi, Liberali e Socialisti, che temono un'influenza eccessiva del partito Ecr nelle politiche europee.

Henna Virkkunen dalla Finlandia, vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, affronterà le sfide legate alle tecnologie emergenti e alla sicurezza interna dell'Unione.

Altri ruoli chiave

Valdis Dombrovskis, ex premier lettone e ora commissario all'Economia, svolgerà un ruolo cruciale nel rilancio della crescita economica in Europa, soprattutto alla luce delle recenti crisi. Piotr Serafin, polacco, gestirà il Bilancio e la lotta alle frodi, e avrà il compito di rafforzare la pubblica amministrazione.

Magnus Brunner dall'Austria si occuperà di Affari Interni e Migrazione, sfide sempre più attuali con le ondate migratorie. Andrius Kubilius, lituano, guiderà la Difesa e lo Spazio, affrontando bisogni di sicurezza sempre più pressanti nella regione.

Wopke Hoekstra dall'Olanda, con il suo portafoglio sul Green Deal, sarà sotto osservazione per le sue scelte in materia climatica, specialmente alla luce delle sue implicazioni passate relative ai Pandora Papers.

Maria Luísa Albuquerque dal Portogallo dovrà anche gestire la difficile eredità delle politiche di austerità che hanno caratterizzato il suo paese.

Attenzione ai settori minori

Altre nomine minori, come quelle di Dubravka Šuica per il Mediterraneo e Jozef Síkela per le Partnership internazionali, saranno cruciali per gestire l'emergenza migratoria e le dinamiche mediterranee. Ekaterina Zaharieva è un nome controverso, dato il suo passato. Infine, Glenn Micallef e Dritti alla meta, alcuni commissari potrebbero affrontare difficoltà durante le audizioni, in un clima di crescente scrutinio.

Il resto dell'Unione Europea osserva con apprensione e interesse i futuri sviluppi di questa nuova Commissione, sperando che possa attuare riforme concrete e portare stabilità in un’Europa segnata da incertezze.