Come sono cambiati gli USA dall’insediamento di Biden a quello di Trump
2025-01-19
Autore: Giulia
L'insediamento di Joe Biden come 46esimo presidente degli Stati Uniti il 20 gennaio 2021 ha segnato un periodo di trasformazioni significative nel paese. Sotto la sua presidenza, gli Stati Uniti hanno affrontato sfide enormi: dalla gestione della pandemia di Covid-19 alla crisi inflazionistica, dal caos del ritiro dall'Afghanistan fino alle complessità geopolitiche della guerra in Ucraina e del conflitto a Gaza.
Pandemia e ripresa economica
Quando Biden è subentrato, il paese era ancora in preda alla pandemia, con circa 400.000 vite già perdute e la campagna vaccinale avviata. Grazie a un piano vaccinale ambizioso, in meno di un anno, oltre 250 milioni di americani avevano ricevuto almeno una dose di vaccino. Tuttavia, dopo aver risollevato l'economia, il presidente ha dovuto affrontare un'altra emergenza: l'inflazione. Nonostante il tasso di disoccupazione sia sceso ai minimi storici, gli americani lottano ancora contro l'aumento del costo della vita, rendendo incessante il dibattito su come affrontare l'ineguaglianza economica e le problematiche immobiliari.
Legislazione interna e politica sociale
Durante il suo mandato, Biden ha cercato di implementare un programma legislativo ambizioso, affrontando questioni chiave come il cambiamento climatico e i costi dei farmaci. Con progetti come l’Inflation Reduction Act, che punta a massicci investimenti in tecnologie ecologiche, e il Chips and Science Act, orientato a rivalutare la produzione di semiconduttori negli USA, il presidente ha avviato una trasformazione strategica delle infrastrutture del paese.
Tuttavia, la questione dell'immigrazione rimane critica, con un incremento record nella migrazione irregolare dal confine meridionale. In risposta, Biden ha dovuto modificare la sua precedente politica di apertura, implementando misure per controllare l'afflusso migratorio, con disequilibri persistenza nei sistemi di accoglienza.
Impatti della politica estera
Sul fronte internazionale, il mandato di Biden è stato segnato dall’uscita dall’Afghanistan, un evento controverso che ha sollevato molte critiche per la sua gestione, nonostante fosse un accordo raggiunto dall'amministrazione precedente. Inoltre, il suo supporto incondizionato all'Ucraina contro l'invasione russa ha portato a significativi investimenti nel settore della difesa e ha rafforzato la NATO, dando come risultato l'entrata di Finlandia e Svezia nell'alleanza.
La tensione in Medio Oriente ha trovato nuova espressione con l’escalation del conflitto israeliano-palestinese, culminata nell’attacco di Hamas nell’ottobre 2023. Biden si è trovato a gestire una situazione complessa, cercando un equilibrio tra il sostegno a Israele e le pressioni per una pace duratura.
Opinione pubblica e futuro
Con l’approssimarsi della fine del suo mandato, l’opinione pubblica ha manifestato sentimenti di insoddisfazione su vari fronti. Secondo un'indagine di Gallup, molti americani ritengono che il paese stia perdendo terreno in diverse aree chiave, dall'immigrazione alla disuguaglianza economica, trasmettendo una sensazione di stagnazione nonostante alcuni avanzamenti nel campo dei diritti civili, in particolare per la comunità LGBTQI+.
Con l’eredità di Biden che lascia questioni irrisolte e sfide senza precedenti, gli Stati Uniti si trovano di fronte a un futuro incerto, ponendo interrogativi su quale direzione prenderà il paese nei prossimi anni.