La startup statunitense Colossal Biosciences ha appena annunciato di aver raccolto ben 200 milioni di dollari per un progetto ambizioso: riportare in vita specie estinte come i mammut lanosi e i dodo, utilizzando tecniche avanzate di ingegneria genetica. L'obiettivo? Non solo resuscitare queste creature misteriose, ma anche proteggere le specie attualmente a rischio di estinzione.

Colossal Biosciences prevede di completare il suo ambizioso progetto entro il 2028. Tuttavia, questa iniziativa non è priva di sfide e controversie, poiché il ritorno di animali estinti solleva questioni etiche e scientifiche. Esperti del settore hanno sollevato dubbi sulla fattibilità reale di tali piani e sull'impatto ecologico derivante dal reinserimento di specie scomparse negli attuali ecosistemi.

Oltre ai mammut e ai dodo, la startup sta esplorando altre specie estinte che potrebbero essere riportate in vita, contribuendo così a un dibattito scientifico che sta guadagnando sempre più attenzione internazionale. Con l'espansione della biotecnologia, il confine tra scienza e fantascienza si sfuma, aprendo nuove possibilità – e dilemmi – per il futuro del nostro pianeta. Questa impresa non è solo un fenomeno scientifico, ma rappresenta anche un passo verso la biodiversità e la conservazione delle specie.

Riusciranno gli scienziati di Colossal Biosciences a scrivere un nuovo capitolo nella storia della biologia, o il loro sogno rimarrà confinato nel regno delle utopie? Solo il tempo potrà dirlo.