Salute

Chirurgia: Due Robot Cooperano per la Prima Volta in un Delicato Intervento Urologico

2024-12-30

Autore: Chiara

Un traguardo rivoluzionario nel campo della chirurgia mini-invasiva è stato raggiunto presso il Centro Medico dell'Università del Texas Southwestern. Qui, un'équipe medica ha realizzato con successo un intervento urologico, utilizzando simultaneamente due sistemi robotici all'avanguardia. Questa innovativa procedura ha permesso la rimozione della ghiandola prostatica con una precisione senza precedenti.

Durante l'intervento, sono stati impiegati la piattaforma chirurgica MARS di Levita e il sistema Da Vinci SP di Intuitive Surgical, che hanno operato in perfetta sinergia. Il professor Jeffrey Cadeddu, urologo e docente presso il Centro Medico, ha evidenziato come sia la prima volta che due sistemi robotici diversi lavorano insieme in una singola operazione. Questo nuovo approccio rappresenta un'importante evoluzione nel panorama della chirurgia robotica, che promette di migliorare notevolmente i risultati per i pazienti.

La piattaforma MARS ha giocato un ruolo cruciale grazie al suo esclusivo sistema di posizionamento magnetico, che ha consentito una manipolazione precisa degli organi interni. Questa tecnologia ha dimostrato di essere fondamentale per la retrazione dei tessuti, migliorando la visuale dell'area operatoria e preservando i fasci neurovascolari, che sono vitali per la funzione erettile e la continenza urinaria. Inoltre, il sistema Da Vinci SP ha fornito le capacità di accesso a singola porta, essenziali per questo tipo di intervento.

Combinare questi due sistemi ha permesso di sfruttare i punti di forza di ciascuna tecnologia, riducendo al minimo le incisioni e ottimizzando la manovrabilità chirurgica. Alberto Rodriguez-Navarro, CEO e fondatore di Levita Magnetics, ha dichiarato che questa procedura non solo dimostra l'efficacia della piattaforma MARS come operazione chirurgica indipendente, ma la presenta anche come uno strumento prezioso per i sistemi robotici tradizionali.

Contestualmente a questo sviluppo, la ricerca nel campo della chirurgia robotica continua a fare passi da gigante. A novembre, un team di ricercatori ha addestrato un sistema robotico utilizzando l'apprendimento per imitazione da video chirurgici, consentendo l'esecuzione autonoma di procedure complesse. I ricercatori di Stanford hanno addestrato un sistema Da Vinci a svolgere compiti vitali come la manipolazione di aghi e sutura, analizzando dati raccolti da telecamere montate sui polsi durante gli interventi chirurgici in tutto il mondo.

Inoltre, un collettivo internazionale di ricercatori da Bolzano, Modena e Zurigo ha sviluppato una nuova generazione di robot microscopici chiamati "Flexibots". Questi dispositivi intelligenti e autonomi promettono di rivoluzionare le operazioni chirurgiche e le terapie mirate, riducendo significativamente la necessità di bisturi e aumentando la precisione degli interventi. Con questi progressi, il futuro della chirurgia robotica si preannuncia non solo più efficace, ma anche meno invasivo per i pazienti.