Salute

Lancet: "In Italia dati sanitari frammentati, e con l'autonomia differenziata sarà ancora peggio"

2025-01-05

Autore: Giovanni

(Adnkronos) - Un recente report pubblicato sulla rivista scientifica 'Lancet' ha sollevato preoccupazioni riguardo alla frammentazione dei dati sanitari in Italia. Gli esperti avvertono che l’implementazione dell’autonomia differenziata, prevista per le regioni, potrebbe aggravare ulteriormente questa situazione, creando disparità nell'accesso e nella qualità delle cure in tutto il paese.

Secondo il report, attualmente i dati sanitari sono raccolti e gestiti in modo incoerente tra le varie regioni, rendendo difficile per i decisori politici avere una visione chiara e comprensiva dello stato di salute della popolazione italiana. Questa mancanza di un sistema centralizzato di raccolta e analisi dei dati può portare a decisioni inefficaci che non tengono conto delle necessità reali dei cittadini.

Con l’autonomia differenziata, le regioni avrebbero la possibilità di gestire autonomamente i loro sistemi sanitari, ma questo potrebbe amplificare le differenze già esistenti. Alcune regioni, più fortunate dal punto di vista economico, potrebbero investire maggiormente nella sanità, mentre altre, in difficoltà, potrebbero ridurre le spese, con conseguenze devastanti per i pazienti.

Rita De Santis, esperta in politiche sanitarie, ha affermato: "Se non esiste un coordinamento nazionale, rischiamo di assistere a un'ulteriore disuguaglianza nelle prestazioni sanitarie. È decisivo che si stabilisca un sistema integrato di dati che possa supportare decisioni informate e tempestive".

Inoltre, il report mette in evidenza la questione dell’espansione di privati che potrebbero lucrare sulle carenze del servizio pubblico, accentuando il già presente trend di privatizzazione della salute. I cittadini delle regioni con maggiori risorse potrebbero avere accesso a cure di qualità superiore, mentre coloro che vivono in aree meno sviluppate potrebbero trovarsi dipendenti da sistemi sovraccarichi e sottodimensionati.

L'appello è quindi chiaro: è fondamentale che il governo italiano sviluppi una strategia per integrare e standardizzare i dati sanitari a livello nazionale per garantire che ogni cittadino, indipendentemente dalla sua posizione geografica, possa accedere a servizi sanitari adeguati e di qualità.

In un contesto di cambiamenti in corso e di sfide future, la partecipazione di tutti gli attori coinvolti, dai politici ai professionisti della salute, sarà essenziale per garantire un sistema sanitario equo e sostenibile nel nostro paese.