La dottoressa Chiara Benedetto, direttrice del reparto di Ginecologia e Ostetricia dell'ospedale Sant'Anna, esprime la sua preoccupazione riguardo alla proposta di unire i reparti degli ospedali Sant'Anna e Regina Margherita. In un'uscita pubblica, ha dichiarato: «Nessuno di noi è stato coinvolto in questo processo e non sappiamo a che punto sia. Siamo stati tutti colti di sorpresa».

La Benedetto sottolinea come l'idea di creare un unico polo possa non considerare le esigenze di tutte le donne. «Non tutte le donne sono madri – afferma – e ognuna di loro ha diritto a servizi mirati in base alle proprie necessità e condizioni». La riflessione della dottoressa avviene in un contesto di riorganizzazione della sanità pubblica, dove le decisioni vengono spesso prese senza il coinvolgimento diretto dei professionisti del settore.

Inoltre, è importante considerare le differenze di specializzazione tra i due ospedali. Mentre il Sant'Anna è noto per le sue competenze in materia di ginecologia e ostetricia, il Regina Margherita è attivamente coinvolto in ambito pediatrico. Questa distinzione rende fondamentale mantenere i servizi separati per garantire un'assistenza adeguata e di alta qualità.

La polemica si inserisce in un quadro più ampio di dibattiti sulla salute femminile e sull'importanza di garantire servizi sanitari che rispondano veramente ai bisogni delle donne. In un'epoca in cui le istanze femministe richiedono maggiore attenzione e rispetto per le diverse esperienze di vita, l'approccio della Benedetto potrebbe fungere da strumento di sensibilizzazione per la politica sanitaria.