Finanze

Certificazione unica 2025: Scadenza triplice e novità cruciali da conoscere!

2025-03-14

Autore: Alessandra

Entro il 17 marzo i sostituti d’imposta sono tenuti a inviare telematicamente la certificazione unica 2025, e a distribuire la documentazione necessaria ai diretti interessati. Questo passaggio risulta fondamentale, poiché la Certificazione Unica attesta i redditi percepiti dai contribuenti nel corso dell’anno, in particolare quelli da lavoro dipendente e autonomo, oltre ai redditi diversi e ai corrispettivi ricevuti per locazioni brevi.

All’interno della Certificazione Unica 2025, sono riportati i redditi maturati nel periodo d’imposta del 2024, rendendola quindi un documento imprescindibile per la presentazione della dichiarazione dei redditi.

Novità per la Certificazione Unica 2025

Quest’anno la Certificazione Unica introduce due novità molto rilevanti, allineandosi alle recenti disposizioni di legge. La prima, disciplinata dall’articolo 3 del Dlgs n. 1/2025 noto come decreto Adempimenti, prevede semplificazioni per i sostituti d’imposta. In particolare, non sarà più necessario inviare la CU a coloro che hanno scelto il regime forfettario o quello fiscale di vantaggio.

La seconda novità riguarda il termine per l’invio dei dati relativi ai redditi da lavoro autonomo derivanti dall’esercizio di attività abituale. A partire dal 2025, i sostituti d’imposta avranno tempo fino al 31 marzo dell’anno successivo per inviare questi dati, concedendo di fatto due settimane in più per completare la procedura.

Per le certificazioni uniche contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili tramite la dichiarazione precompilata, le modalità rimangono invariate. Queste dovranno continuare a essere presentate entro il 31 ottobre 2025, in coincidenza con la scadenza per la presentazione del Modello 770.

Obbligo di Presentazione della CU 2025

Chi deve presentare la Certificazione Unica 2025? L’obbligo riguarda coloro che, durante il 2024, hanno effettuato pagamenti soggetti a ritenuta alla fonte, inclusi:

- Contributi previdenziali;

- Contributi assistenziali;

- Premi assicurativi all’Inail.

Questo obbligo coinvolge diverse entità, dalle aziende private alla pubblica amministrazione. È importante notare che la presentazione della certificazione unica è necessaria anche quando i pagamenti non sono soggetti a ritenuta alla fonte, a patto che sia prevista una contribuzione INPS. Ciò si applica, tra l’altro, alle aziende estere che impiegano lavoratori italiani al di fuori del Paese, ma che sono assicurati in Italia, nonché alle università per i dottorandi.

Anche coloro che hanno apertura di una posizione assicurativa con l'Inail devono garantire la comunicazione dei dati del personale assicurato attraverso la CU, compilando un apposito riquadro.

Tipologie di Certificazione Unica

Il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha approvato, con un provvedimento del 15 gennaio 2025, le specifiche tecniche e le istruzioni per la compilazione della Certificazione Unica 2025. È possibile scaricare la documentazione dal sito dell’Agenzia delle Entrate, dove sono disponibili due formati:

- Formato sintetico, destinato ai lavoratori;

- Formato ordinario, riservato all’amministrazione finanziaria e contenente informazioni supplementari.

Il formato sintetico può essere consegnato direttamente al lavoratore (via email o posta), mentre il modello ordinario deve essere inviato telematicamente all’Agenzia delle Entrate, eventualmente con l'assistenza di un intermediario abilitato.

Ulteriori Novità: Sport e Contributi

La Certificazione Unica 2025 riflette tutte le recenti modifiche alle normative fiscali. Le nuove regole sulle doppie imposizioni con la Svizzera prevedono che il reddito da lavoro dipendente percepito dai frontalieri sia tassato nello Stato dove lavorano. Si applica una ritenuta alla fonte dell'80% su quanto teoricamente dovuto ai fini IRPEF.

Tra le nuove disposizioni, c'è l'introduzione di un taglio alle codifiche per il lavoro sportivo e il cosiddetto bonus Natale, un contributo una tantum di 100 euro destinato a lavoratori con un reddito inferiore a 28.000 euro.

Inoltre, sono stati aggiunti nuovi codici per i lavoratori rimpatriati e campi specifici per l'imposta sostitutiva del 15% sui compensi per il personale sanitario. Novità anche per i percettori dell’assegno universale, con specifici requisiti da soddisfare.

Esenzione dalla Dichiarazione dei Redditi

Se i contribuenti hanno maturato esclusivamente redditi di lavoro dipendente nel 2024, possono evitare di presentare la dichiarazione dei redditi, a condizione che sia stato eseguito correttamente il conguaglio. Anche chi riceve solo pensione, nelle stesse condizioni, può esentarsi dalla presentazione del Modello 730/2025.

**Non Perdere di Vista la Scadenza del 17 Marzo!**